Omicidio a Reggio. Moglie e suocera assassinate con venti coltellate

Reggio Calabria Cronaca
Pasquale Laurendi

Una serata tranquilla, in una famiglia apparentemente tranquilla, almeno fino al momento della tragedia: sono circa le 2,30 quando il marito afferra un coltello e colpiste le due vittime, moglie e suocera, con una ventina di fendenti. La consorte avrebbe tentato di difendersi frapponendo mani e braccia: sarà poi ritrovata morta sul suo letto mentre la madre, suocera del presunto assassino, al momento dell’arrivo degli investigatori era nel corridoio, riversa a terra.

Questo il quadro ricostruito dagli inquirenti intervenuti ieri notte nell’abitazione Ina Casa di Reggio Calabria dove sono state uccise la 53enne Antonia Latella e la madre, Carmela Ciucciù (83 anni).

Per l’omicidio è stato arrestato il marito e genero delle vittime, Pasquale Laurendi, 55 anni, bloccato dopo l’accaduto sulla statale 106: nei suoi confronti la Procura ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto per duplice omicidio; contestate anche le circostanze aggravanti sia sulla qualità delle vittime, coniuge e affine in linea retta, sia per avere agito “con particolare crudeltà”.

I DETTAGLI del tragico episodio sono stati illustrati dagli investigatori durante una conferenza svoltasi nel pomeriggio ed alla quale hanno preso parte il Questore di Reggio, Raffaele Grassi, il procuratore capo Federico Cafiero De Raho, l’aggiunto Gaetano Paci, il capo della Mobile Francesco Rattà ed il vice dirigente delle Volanti, Gesualdo Masciopinto.

Per il procuratore Paci il movente sarebbe spiegato: “probabilmente - ha affermato il magistrato - l'uomo covava dentro di sé una condizione di alterazione psichica”. A sostegno di questa ipotesi le dichiarazioni del procuratore De Raho quando ha riferito che l'uomo, al casellario giudiziario, risultava interdetto: “dovremo anche accertare se chi aveva il dovere di intervenire è intervenuto o meno” ha aggiunto, ribadendo anche di aver appreso dai familiari che il 55enne sarebbe stato in cura presso un medico di fiducia; “capiremo meglio se e presso quale servizio territoriale era in carica" ha concluso De Raho.

Dopo essere stato bloccato sulla statale, forse nel tentativo di fuggire, Laurendi è stato portato subito in questura. Qui, davanti al Pm Sara Amerio e alla presenza dei suoi legali, l’uomo avrebbe dato in escandescenze e per questo non sarebbe stato possibile effettuare l'interrogatorio. Il 55enne avrebbe anche tentato di avvicinarsi ad una finestra ma è stato immediatamente bloccato dagli agenti.