Gd rende su introduzione della “Circolare rapida Unical-Commenda”

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Un primo grande traguardo è stato raggiunto. Sono ormai mesi, se non anni, che si discute della carente efficienza del Trasporto Pubblico Locale che pare non rispondere totalmente alle esigenze degli studenti accademici del territorio cosentino. Dal rincaro degli abbonamenti e dalla riduzione del numero di corse che, a inizio anno accademico, non facevano ben sperare sulle sorti del TPL, però, qualcosa si è mosso e finalmente nel verso giusto. Lunedì 15 giugno, infatti, si è tenuta, presso l’Università della Calabria, la Conferenza stampa a cui ha preso parte la rappresentanza studentesca, il Presidente della ditta Consorzio Autolinee Rocco Carlomagno e il Segretario Regionale dei Giovani Democratici Mario Valente. Dopo numerosi incontri, presieduti dall’Assessore Regionale ai Trasporti Nino de Gaetano e il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, si è giunti all’introduzione della “Circolare rapida Unical-Commenda” del Consorzio Autolinee, annunciata durante la Conferenza stampa dello scorso lunedì. In linea con i Giovani Democratici Calabria, il Circolo GD di Rende, ritiene sia necessario “il ripristino del “biglietto integrato BinBus”, attraverso una concertazione tra le aziende private e la Regione, di guisa da migliorare sia l’utilizzo del trasporto pubblico sia ridurre le tariffe attuali per gli studenti universitari e non.

L’introduzione della Circolare Rapida è solo uno dei primi traguardi per la Città di Rende, ma soprattutto per l’utenza universitaria. Difatti, Rende è una realtà in costante sviluppo che può assurgere al ruolo di “Faro” per il miglioramento di tutto il territorio provinciale.

L’auspicio dei GD di Rende è che si possa rendere effettivo il diritto allo studio di ogni singolo studente, non solo nella fattispecie del Trasporto Pubblico, ma nella sua totalità e chiedono all’attuale Governo Regionale calabrese di rivisitare la datata L.R. 27/1985 sul diritto allo studio.

I Giovani Democratici di Rende si impegneranno a creare, infine, un dialogo costruttivo con le Amministrazioni che possa portare al reale riconoscimento dei diritti del “Cives” e dello studente anche nella nostra realtà meridionale portando Rende a divenire la prima città universitaria del Meridione.