Grandine nel cirotano, danni al 60% della produzione per i vigneti

Crotone Attualità
Mario Caruso

"La grandine di questi giorni ha provocato danni al 60% della produzione per i vigneti del Cirotano." È quanto rende noto il sindaco di Cirò, Mario Caruso, che nella mattinata odierna (giovedì 18 giugno) ha trasmesso un telegramma urgente al prefetto di Crotone Vincenzo De Vivo, al Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, al dipartimento regionale agricoltura, al deputato del territorio Nicodemo Oliverio ed all'ispettorato provinciale agricoltura sollecitando il necessario sopralluogo sui campi (vigneti ed uliveti) per avviare le procedure di richiesta al Governo dello stato di emergenza.

"La nostra preoccupazione ed il nostro auspicio è evitare che, come già accaduto purtroppo per analoghe emergenze meteorologiche nel recente passato, al danno si aggiunga la beffa per i nostri agricoltori e per un settore, che dovrebbe essere strategico ma che è in affanno." Dichiara il Primo Cittadino della Città del Vino e di Lillio, che già nella serata di ieri, mercoledì 17, aveva interessato della situazione l’On. Oliverio.

Quest’ultimo ha presentato un’interrogazione parlamentare in Commissione al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina proprio sul caso Cirò.

Nell’interrogazione di Nicodemo Oliverio si chiede se il Ministro sia a conoscenza dei danni causati dal maltempo e se non intenda valutare, sentite le autorità competenti, di proclamare in tempi rapidi lo stato di calamità per i territori interessati, nonché di attivare un tavolo istituzionale con i territori e le organizzazioni di categoria per individuare opportuni strumenti di sostegno per gli operatori delle filiere danneggiate dall’evento calamitoso.

"Questa ondata di maltempo – afferma il deputato nell’interrogazione - ha provocato molti danni alle colture in un periodo particolare dell’anno quando sono in piena crescita si parla di danni per il 90% delle colture ortive e vigneti. Ad essere maggiormente compromessi sono stati sicuramente i vigneti ma anche uliveti, le colture cerealicole pronte per la raccolta. L’entità dell’evento, specie nei vigneti, ha colpito non solo la produzione in atto ma anche le gemme compromettendo il processo produttivo della prossima annata. Non sono rimasti indenni purtroppo i frutteti con la fragilità che è propria di questo periodo. Questo rende il lavoro degli agricoltori sempre più complicato con un aumento dei rischi e delle incertezze per produzioni e raccolti di pregio e qualità."