Prosegue lo stato di agitazione Vigili del fuoco

Reggio Calabria Attualità

Prosegue lo stato di agitazione di CGIL, CISL e UIL dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria intrapreso lo scorso 11 maggio con procedura di conciliazione avvenuta in data 28/05/2015 e conclusasi con la proclamazione di tre giornate di sciopero ed altre misure di protesta.

“È oramai insostenibile la situazione generale creatasi al comando dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria – dichiarano in una nota congiunta i segretari FP CGIL, Giuseppe Cilione, FNS CISL, Giuseppe Rodà, UILPA, Giovanni Alampi - che non permette, in alcuni casi ed in alcune zone della provincia, di garantire il soccorso tecnico urgente”.

I Segretari provinciali Cilione per la CGIL, Rodà per la CISL ed Alampi per la UIL, tengono a precisare che “tale vertenza non è stata intrapresa a sostegno di un rinnovo contrattuale o di altri benefici a favore dei lavoratori, ma per manifestare le serie difficoltà, che gli stessi incontrano nell’affrontare il lavoro quotidiano con le varie problematiche del parco automezzi e delle attrezzature di soccorso che, combinate con la conclamata carenza di personale operativo, creano un vero e proprio meccanismo ostativo alla sicurezza della cittadinanza e dei lavoratori.

È emblematico ciò che è accaduto al nucleo sommozzatori di Reggio, operante su tutta la regione Calabria e parte della Sicilia, che dal primo giugno di quest’anno, si è visto scadere il brevetto per le immersioni notturne, unico caso in Italia, solo perché il dipartimento dei Vigili del Fuoco non ha garantito 10 ore mensili per le esercitazioni di mantenimento. Questa responsabilità grava solo sui vertici istituzionali e della politica che, con la loro gestione, hanno permesso un tale accadimento, in una terra di frontiera dove, oltre al soccorso ordinario, si affronta anche il fenomeno degli sbarchi dei clandestini, con tutte le problematiche e le tragedie che ne derivano.

I cittadini, devono essere messi a conoscenza che i Vigili del Fuoco reggini lavorano in condizioni di estrema precarietà, spesso con squadre composte da tre o quattro unità, in deroga allo standard minimo che prevede, a tutela della sicurezza sia dei lavoratori che dei cittadini, cinque unità operative. Purtroppo, a causa di ciò, per intere giornate, rimangono chiuse, non garantendo così il servizio di soccorso tecnico urgente, sedi come Villa San Giovanni, Bianco, Melito Porto Salvo, mentre nella sede reggina, in maniera ridotta, il soccorso è garantito, per tutto il territorio, da una sola squadra operativa.

Uno dei perni portanti per l’espletamento del servizio di soccorso tecnico urgente dei Vigili del Fuoco, è il parco automezzi che, nelle more della cosiddetta spending review, è stato ridotto sia come numero che come efficienza. Basti pensare che su tutto il territorio reggino, sono in forza due sole autoscale, dislocate presso le sedi di Palmi e di Reggio, escludendo, di fatto, tutta la fascia jonica reggina che, oltre a fare i conti con il difficile territorio e l’assenza di infrastrutture, subisce lo scotto della lontananza dalle altre sedi periferiche.

L’inefficienza del parco automezzi del comando provinciale di Reggio è ormai divenuta insostenibile, sia a causa della vetustà di alcuni di essi, oramai in servizio da oltre 20 anni, che per l’usura di quelli meno datati, sottoposti, giornalmente, ad una notevole mole di lavoro, a causa della quale derivano frequenti avarie, con riparazioni che costringono il fermo del mezzo per lunghi periodi. Ad aggravare lo status di stallo che incombe sul comando di Reggio, ha influito anche l’istituzione della riduzione dei centri di spesa, che ha accentrato, tutta la gestione amministrativo contabile, sulla Direzione Regionale VVF Calabria di Catanzaro, con il conseguente allungo dei tempi di gestione di tutte le pratiche e le problematiche inerenti il comando di Reggio (basti pensare che un automezzo 4x4, è fermo da circa 7 mesi, per la sola sostituzione delle duebatterie, stessa cosa per i moduli antincendio, per i quali viene esperita una manutenzione casalinga con fil di ferro ed attrezzature di fortuna, in modo da evitare il loro fermo, vista la carenza di automezzi sostitutivi).

Ad aggravare tutto ciò, influiscono anche le pessime relazioni sindacali, con l’attuale Dirigente e Comandante Provinciale Pietro Foderà, che aumentano, di fatto, le difficoltà per l’organizzazione del dispositivo di soccorso. Nonostante le varie proteste e vertenze, già intraprese in precedenza dalle scriventi organizzazioni sindacali, il dirigente continua a mantenere uno stato di indifferenza e ad assumere provvedimenti unilaterali, che a nulla giovano allo stallo in cui versa attualmente il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria.

Con l’arrivo della stagione estiva, il rischio di incendi è più elevato e la carenza sia di mezzi che di uomini procura quell’allarme di mancata sicurezza per i cittadini, costretti a essere messi in lista per la richiesta di soccorso. Ad aggravare la situazione, influisce anche la mancata stipula della campagna AIB con la Regione Calabria, che lascia così il compito di fronteggiare le emergenze estive, alle già risicate e super impegnate squadre ordinarie. Già lo scorso anno erano stati sollecitati gli alti vertici istituzionali, invitati a sopperire alla mancata stipula della convenzione, distaccando a costo zero per l’amministrazione, personale reggino in forza ai comandi del Nord.

Con grande senso di responsabilità rivolgiamo un appello, affinchè si ponga fine alla vertenza, a tutte le autorità della nostra Provincia, a S.E. il Prefetto di Reggio Calabria, ai Sindaci della Provincia che si rivolgono ai Vigili del Fuoco con la certezza di avere risposte in termini di tempestività, professionalità e competenza, al Sindaco del comune di Reggio Calabria, che da oggi è al corrente che il soccorso per tutto il territorio reggino, viene garantito da una sola squadra, al Presidente della Regione ed ai consiglieri Regionali della ns Provincia, ed infine ai Deputati ed ai Senatori, non per ordine di importanza, ma per il peso del contributo risolutivo della vertenza che potrebbero dare, proprio dai tavoli Romani.

Alla popolazione chiediamo di avere pazienza ed aiutarci, rispettando quelle basilari regole ed ordinanze, emesse proprio a tutela della pubblica incolumità, perchè i Vigili del Fuoco sono sempre presenti in qualsiasi momento ed in qualsiasi scenario, anche se forse, da oggi potrebbe non essere più così, a causa di quanto denunciato”.