Domani si aprono i festeggiamenti per il Dopolavoro ferroviario

Reggio Calabria Sport

Il Dopolavoro Ferroviario festeggia quest’anno il suo novantesimo anniversario e sull’onda dei ricordi e della azioni scorre la storia dei DLF d’Italia impegnati, sin dal lontano 1925, sui binari della solidarietà e della partecipazione.

Il Dopolavoro nasce dal basso a fronte di un lavoro duro e logorante; i ferrovieri hanno la possibilità di ritrovarsi e vivere, insieme alle loro famiglie, esperienze nuove ed originali fatte di incontri per svolgere attività sportive e culturali nonché di turismo organizzato. Allo sviluppo di questo organismo contribuiscono in maniera significativa anche la capillarità della rete ferroviaria ed il grande spirito di corpo dei ferrovieri.

Questa è una storia quindi fortemente radicata nel suo territorio. Ed è così che ancora oggi il Dopolavoro Ferroviario, con le sue sedi sparse in tutta Italia, ancora opera mettendo a frutto la sua novantennale esperienza nell’attività sociale, sportiva, ricreativa, culturale e turistica.

Il Dopolavoro Ferroviario di Reggio Calabria nell’ambito delle attività menzionate ha rappresentato e tuttora rappresenta in città un punto di riferimento proprio perché mette a disposizione le proprie strutture per innumerevoli attività socio-sportive e culturali.

Per meglio raccontare questi novant’anni il Presidente Francesco De Marco ed il Consiglio Direttivo hanno programmato iniziative di vario genere che coinvolgono i soci e la cittadinanza tutta.

Domani, sabato 30 maggio, alle 21.00, presso il Cine – Teatro del DLF di via Nino Bixio (Piazza Garibaldi) verrà messa in scena la commedia brillante in 3 atti “U zitaggiu” ad opera del gruppo teatrale ASD Nautica San Gregorio, composto da attori non professionisti, ma con una grande esperienza teatrale amatoriale dialettale alle spalle sospinti da un solo obiettivo: stare insieme, divertirsi e fare divertire con questa commedia scritta da Pino Ditto e che racconta, con i soliti doppi sensi, tutte le fasi del fidanzamento dei nostri nonni.