Gianni Speranza:“Grave il decreto di chiusura del nostro carcere”

Catanzaro Attualità
Gianni Speranza

“Ho letto sulla stampa del decreto del Ministro di Grazia e Giustizia On.le Andrea Orlando, sulla chiusura del carcere di Lamezia e sono rimasto sconcertato! E' allucinante, oltre ad essere grave, perchè nel decreto sono presenti notizie e affermazioni totalmente false. Com'è noto né io né l'amministrazione ha mai condiviso alcuna chiusura del nostro carcere”. E' quanto ha dichiarato il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza. ”Il 13 febbraio scorso avevo chiesto al Ministro Orlando e alla delegazione parlamentare calabrese un incontro sulla situazione del carcere ma non ho ricevuto alcuna risposta. Da ultimo, il 31 marzo scorso il nostro Consiglio Comunale aperto ha discusso proprio del carcere con tutti i rappresentanti delle categorie professionali e le associazioni cittadine per ribadire il no alla chiusura della struttura e addirittura il verbale della seduta del Consiglio è stato anche inviato al provveditorato regionale. Proprio per questo l'affermazione contenuta nel decreto di chiusura è falsa ed assurda e quindi il decreto è per noi irricevibile e deve essere annullato. Vedo già che ci sono esponenti politici cittadini che, invece di protestare contro il Governo che ha chiuso il carcere, non trovano di meglio che attaccare come hanno fatto in tutti questi dieci anni il sottoscritto e “leccare” i potenti di turno.

Come ho fatto in tutti questi dieci anni, oggi stesso stesso scriverò nuovamente alla delegazione parlamentare calabrese ed al Ministro Orlando per ottenere un incontro urgente e promuova immediatamente interrogazioni urgenti affinchè il Ministro riferisca sulle notizie false e totalmente infondate presenti nel decreto di chiusura. Domani,- concluge Speranza - giovedì 7 maggio 2015, alle ore 12.00 terrò una conferenza stampa per illustrare tutte le richieste, le comunicazioni e gli atti intercorsi tra l'amministrazione comunale ed il Ministero di Grazie e Giustizia, il Ministro, il Viceministro, il provveditore ed i vari referenti dell'amministrazione penitenziaria dal 2012 ad oggi”.