Controlli nella Locride. 4 arresti e 17 denunce

Reggio Calabria Cronaca

Continuano le attività di controllo del territorio svolte dai Carabinieri, che hanno visto impegnati gli uomini delle Compagnie di Locri, Bianco e Roccella Jonica, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Carabinieri di Vibo Valentia ma anche di militari di un distaccamento della Compagnia d’Intervento Operativo del 6 Battaglione Carabinieri “Veneto di stanza a Mestre (Venezia), inviato per supportare le operazioni nell’ambito del piano nazionale “focus ‘ndrangheta”.

Allestiti numerosi posti di controllo e anche alcuni posti di blocco a due sensi di marcia, presidiati i punti di obbligato passaggio della giurisdizione competenza, delle aree rurali e delle periferie dei principali centri urbani. Effettuate inoltre numerose perquisizioni (domiciliari, personali e veicolari).

Ben 5 le denunce a piede libero per furto di energia elettrica, altrettante per guida senza patente, due per guida in stato di ebbrezza, altre due per resistenza a Pubblico Ufficiale, una per falsa attestazione o dichiarazione a un Pubblico Ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, una per truffa e un’altra per violazione colposa dei doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro, una per evasione e un’altra ancora per furto.

IN PARTICOLARE, i Carabinieri di Locri hanno tratto in arresto Mario Piterna, 70enne del luogo, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica. L’uomo deve scontare 2 anni di reclusione per produzione, traffico e detenzione di stupefacenti e sostanze psicotrope. Nel settembre del 2013 fu rinvenuta, all’interno di un terreno di sua proprietà a Siderno, una piantagione di canapa indiana. L’arrestato è stato trasferito nella locale Casa Circondariale;

A Gioiosa Jonica, i militari hanno arrestato Andrea Mammolenti, 30enne, in ottemperanza a un ordine di espiazione di pena detentiva in regime dei domiciliare (emesso dalla Procura della Repubblica di Palmi) poiché deve scontare 1 anno e 6 mesi di reclusione, dopo essere stato riconosciuto colpevole di truffa aggravata in concorso, fatto commesso a Delianuova nel mese di giugno 2006. Il 30enne, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

A Palizzi Marina è stata eseguita un’ordinanza di esecuzione di pena detentiva, in regime dei domiciliare, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria. A finire in manette Sebastiano Profazio, 49enne pregiudicato, accusato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, reato commesso a Brancaleone e a Palizzi nel marzo del 2011.

Il 49enne, insieme ad altre 6 persone, era stato già arrestato il 19 febbraio del 2013 dai Carabinieri della Compagnia di Bianco, nell’ambito dell’operazione “Enotria. Nel corso delle indagini, avviate nel febbraio 2010, furono intercettate delle conversazioni telefoniche durante le quali gli interlocutori intrattenevano “dialoghi contraddittori e privi di senso logico”, cercando invano - secondo gli inquirenti - di mascherare l’esistenza di rapporti illeciti tra di loro. Oggetto delle conversazioni erano birre, biciclette, pizze, camere d’aria, Dvd, termini che per gli investigatori sarebbero stati utilizzati per indicare la compravendita di stupefacenti. Da un’analisi delle numerose intercettazioni e da riscontri sul territorio, si ha avuto modo di monitorare numerosissimi scambi di droga tra tutti gli indagati nonché, spiegano i militari, “la grande facilità con cui questi se la accaparravano, ponendo in essere reiterate condotte di detenzione, acquisto, offerta e cessione …, tanto da far assumere loro un notevole spessore nei Comuni di Palizzi, Brancaleone e Bruzzano Zeffirio” in relazione alla fornitura di droga a tossicodipendenti, dando prova concreta della loro possibilità e capacità di rifornirsi in tempi rapidi. L’arrestato, è stato trasferito presso la sua abitazione di residenza dove dovrà scontare la pena di un anno e 6 mesi di reclusione domiciliare.