Imprese nel crotonese, -51 nel primo trimestre 2015

Crotone Cronaca

Il primo trimestre del 2015 si apre con un saldo negativo tra iscrizioni e cessazioni di imprese, pari a -51 unità. A determinarlo hanno concorso 300 iscrizioni di nuove imprese (34 in meno rispetto alla stessa rilevazione del 2014) e 351 cessazioni di imprese esistenti (nel periodo considerato, non si registrano cancellazioni d’ufficio).

Questo genera un tasso di crescita negativo pari al -0,30%, che colloca la nostra provincia in 28^ posizione nella classifica generale per tassi di crescita provinciali, ed in 3^ posizione rispetto al dato generale, dopo le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia (rispettivamente in 10° e 23° posizione nazionale), ma prima delle provincie di Cosenza e Catanzaro, che si posizionano rispettivamente in 32° e 45° posizione.

Per le iscrizioni si tratta del dato peggiore dell’ultimo triennio; mentre per le cessazioni il dato è migliorativo rispetto agli ultimi due anni precedenti.

Guardando alle forme giuridiche, in termini assoluti la diminuizione del saldo è da ascrivere alle ditte individuali (-107 unità, ed un tasso di sviluppo negativo pari al -0,89%); negativo, seppure minimo, il saldo delle società di persone (-1 unità, ed un tasso di sviluppo negativo inferiore all’1%). Positivi invece, i saldi delle società di capitali, che con 53 imprese in più, rispetto alla rilevazione precedente, registrano un tasso di sviluppo positivo pari all’1,95%. Anche le altre forme, sostanzialmente cooperative e consorzi, hanno un saldo positivo: 4 imprese in più che generano un tasso di sviluppo pari allo 0,82%.

Circa la forma giuridica le attività imprenditoriali della nostra provincia rimangono rappresentate prevalentemente da Ditte Individuali, che rappresenta ben il 70,6% del tessuto imprenditoriale dell’intera provincia.

A seguire, le società di capitali con il 16,3% del totale e le società di persone, che rappresentano il 10,2% del totale delle imprese.

Più contenuta invece è la percentuale delle altre forme giuridiche, che rappresentano il 2,9% del tessuto imprenditoriale provinciale.

Il saldo negativo è da imputare principalmente alle Attività commerciali (-35 imprese); a seguire le imprese agricole (-33 unità); le imprese edili (-28 unità); Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-18 unità); Attività manifatturiere (-10 unità); Trasporto e magazzinaggio (-9 imprese); Altre attività di servizi (-6 unità); Servizi di informazione e comunicazione (-4 imprese).

Pochi i settori che registrano saldi positivi; tra questi da segnalare le Imprese non classificate (+85 aziende); cui seguono, con grande distacco le imprese del comparto turistico ricettivo (+8 aziende); e le Attività professionali, scientifiche e tecniche (+4 unità).

Sostanzialmente stabili i restanti comparti.

Il tessuto imprenditoriale crotonese è composto in misura prevalente da imprese che operano in attività di tipo tradizionale ed in particolare, il 26,2% degli imprenditori opera nel settore dell’ Agricoltura, il 26% nel Commercio, il 12,7% nelle Costruzioni.

A seguire, il 7,7% opera nelle Attività manifatturiere; il 5,9% nelle Attività dei servizi di alloggio e ristorazione.

Esigua la percentuale degli altri settori, fatta eccezione per le Imprese non classificate che rappresentano il 7,3% dello stock al 31 marzo 2015.