Dall’ex lager al cimitero dei migranti, a Tarsia già destinato il terreno

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L'ex campo d'internamento di Ferramonti

Un'area dove sorgerà il cimitero dei migranti, adiacente all'ex campo d'internamento di Ferramonti di Tarsia: è stata presentata oggi, in occasione della Festa di Liberazione, dal Sindaco Roberto Ameruso, dal vicesindaco Gianfranco Iusi, e dal leader di Diritti Civili, Franco Corbelli.

La superficie, situata a ridosso dell’autostrada Sa-Rc, si estende su alcune decine di ettari di terreno comunale dove sono ancora visibili i resti dell'ex luogo di prigionia, i muri e una torretta. Il luogo è stato scelto da Franco Corbelli in comune accordo con il presidente della Regione Mario Oliverio e il sindaco di Tarsia per il grande valore simbolico.

"Abbiamo scelto il 25 aprile come data simbolica - hanno dichiarato Ameruso e Corbelli - per presentare questa iniziativa. Sarà il luogo dove rendere omaggio a quanti hanno perso la vita nei viaggi della speranza".

"Grazie a questo cimitero finirà la disumanità di quei poveri e sfortunati migranti, morti in mare, sepolti in tanti piccoli sperduti cimiteri, che di fatto - commenta Corbelli - in questo modo ne cancellano per sempre ogni riferimento e ogni ricordo. Tutti gli immigrati che perdono la vita in mare mentre cercano di arrivare nel nostro Paese avranno un loro cimitero dove i loro corpi (anche se non si riuscirà a dare ad essi un nome) saranno tumulati e dove ogni loro familiare potrà un giorno recarsi per portare un fiore e dire una preghiera. Sarà un'opera di grande valore umanitario. Ringrazio il sindaco Ameruso, la giunta comunale, la comunità di Tarsia per la grande sensibilità, umana e istituzionale, dimostrata".

"La grande umanità che da sempre contraddistingue la storia e la popolazione di Tarsia - afferma Ameruso - come dimostra anche la drammatica esperienza dell'ex campo di concentramento di Ferramonti, il più grande lager costruito dal Fascismo in Italia durante la seconda guerra mondiale, ma noto nel mondo per la solidarietà, l'umanità che caratterizzava la vita in questo luogo di prigionia. Per questo, d'accordo con Corbelli e il presidente Oliverio, abbiamo voluto che il cimitero internazionale dei migranti sorgesse proprio in questa area, accanto all'ex campo di concentramento di Ferramonti, dove ancora si vedono i resti di quel luogo di prigionia. Per dare anche un grande valore simbolico a questa importante iniziativa umanitaria promossa dal leader del Movimento Diritti Civili e sostenuta dal presidente della Regione".