Coldiretti: si confermino le scelte del Ministro Martina

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"Sta appassionando “taluni” la vicenda relativa alla problematica dei terreni a pascolo che non beneficerebbero degli aiuti della Politica Agricola Comunitaria (PAC). Il Ministero ha “cancellato” le speculazioni e dato valore alla premialità a favore dei veri allevatori, e in Calabria c’è chi chiede una deroga alla Regione per ottenere una rendita da contributi PAC sui pascoli senza possedere animali."E' quanto dichiara in una nota l'Ufficio Stampa di Coldiretti Calabria.

"Ma Coldiretti fa il punto:- sottolinea- il Decreto Ministeriale (DM) che fissa le disposizioni applicative per la nuova PAC, sancisce che per avere diritto ai premi comunitari sui terreni a pascolo posseduti in proprietà o altri titolo di possesso, bisogna dimostrare due condizioni: 1) che i pascoli possono essere considerati superfici ammissibili ai pagamenti se effettivamente pascolati; 2) che il pascolamento deve essere fatto con animali di proprietà del soggetto che possiede la proprietà o la disponibilità dei terreni a pascolo sui quali intende ottenere il contributo. Con la normativa precedente si poteva ottenere il contributo senza la dimostrazione dell’effettivo pascolamento. Così’ soggetti, non allevatori, possessori di pascoli, con questo meccanismo, beneficiavano dei contributi. Il DM, quindi, abolisce il pascolamento di terzi ed annulla le speculazioni che si verificavano a danno degli allevatori veri che, non subiscono nessuna penalizzazione, anzi l’esatto contrario. Ancora. Il D.M., dà alle Regioni la possibilità di adottare delle regole più restrittive e non “allargamenti” che sono in contrasto con le nuove regole comunitarie che metterebbero a rischio la non certificazione della spesa a danno del bilancio regionale.

Coldiretti, ribadisce la contrarietà a tali deroghe, precisando che l’aiuto deve essere erogato agli allevatori e quindi all’agricoltore professionale per come sancito nei testi della Riforma della PAC. “Auspichiamo - chiede Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria- che la Regione confermi le scelte del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e non adotti “deliberazione di deroga” che agirebbe nella direzione sbagliata. In tal senso ci sono stati pronunciamenti del Tar del Lazio nel 2014 e successivamente la sentenza del Consiglio di Stato che ha stabilito la non ammissibilità del pascolamento di terzi. Si eviti - continua - di alimentare confusioni e strumentalizzare falsi problemi a favore di chi continua a sfruttare l’agricoltura per fare rendite di comodo. I sostegni della PAC e del PSR, devono essere dati a chi lavora per davvero la terra e non sula carta. Ci auguriamo che in questo momento difficile dell’intero Paese ed in particolare per la Calabria nessuno abbia la leggerezza di legittimare insostenibili privilegi”."