“Frequentato da pregiudicati”: chiuso circolo a Bovalino

Reggio Calabria Cronaca

I Carabinieri della Compagnia di Locri hanno notificato al titolare di un circolo di Bovalino un provvedimento di sospensione di 15 giorni dell’attività, poiché a seguito di ripetuti controlli effettuati dalle forze dell’ordine, sarebbe stato accertato che il locale risulta essere luogo di abituale ritrovo di persone pregiudicate.

È stato proprio il quotidiano controllo del territorio che ha consentito di accertare che l'esercizio era l’unico, nonostante la presenza nelle vicinanze di altri locali analoghi, ad essere "assiduamente frequentato da diversi soggetti già noti alle forze dell’ordine" o comunque ritenuti d’interesse operativo, in considerazione del loro circuito relazionale e familiare.

Alcuni di questi sarebbero da considerarsi elementi di vertice delle cosche gravitanti nel territorio, nonché soggetti sottoposti a misure di prevenzione personale per la loro "elevata pericolosità sociale".

"Tali circostanze, - rendono noto i Carabinieri - ancor più in ragione del contesto territoriale di riferimento, assumono una particolare gravità se considerate in una più ampia prospettiva: in particolare - dichiarano - un abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini, andrebbe ad alimentare quel circuito d’illegalità che trova terreno fertile e sviluppo in questi territori; oltre ad essere logica propagazione di un approccio ambientale tipicamente e storicamente avverso all’ordinamento giuridico e ai suoi rappresentanti".

È opportuno ricordare che il provvedimento in questione "ha prevalente natura di misura cautelare, con finalità di prevenzione – fanno sapere le forze dell’ordine - rispetto ai pericoli che possono minacciare l’ordine e la sicurezza pubblica; ne consegue che esso prescinde dall’accertamento della colpa del titolare del pubblico esercizio, essendo prevalente la finalità dissuasiva della frequentazione malavitosa indotta dal periodo di chiusura obbligatoria dell’esercizio stesso".