Morano Calabro, al centro anziani si festeggia San Giuseppe

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Festa grande al Centro Anziani di Morano Calabro. In occasione della ricorrenza liturgica di San Giuseppe, l’aggregazione guidata da Carlo Ferrari, ha promosso un momento di convivialità presso la sede di Via Tufarello, alla presenza dell’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Nicolò De Bartolo, dal suo vice Pasquale Maradei e dall’assessore Biagio Angelo Severino.

Una divertente trasposizione scenica in costume, tra il serio e il faceto, tra loro in perfetto equilibrio, ha focalizzato l’attenzione sulla vita terrena di Giuseppe. L’accento è caduto sulle virtù del santo custode di Maria e del Divin Pargolo, con opportuni riferimenti all’attualità del messaggio legato a questo nobile personaggio e alle sue qualità, indiscusse e ampiamente riconosciute non solo in ambito cattolico. La pratica del lavoro e della fatica giornaliera, il sacrificio, l’umiltà, il dono dell’accoglienza ricevuto e offerto al prossimo, la capacità pedagogica dimostrata nell’educazione del figlio, la straordinaria esperienza di fede, probabilmente la più esaltante, al pari di quella vissuta dal Patriarca Abramo, fanno di Giuseppe un paradigma per intere generazioni di padri che intendano imitarne rispettosamente l’integrità. E’ stato posto in evidenza il percorso retto di un uomo semplice, protagonista di una storia irripetibile, vissuta in un’epoca difficile, caratterizzata da frequenti disordini e persistenti agitazioni, in una terra sottoposta al giogo Romano e anche per questo, ma non solo, inquieta e ribelle.

"Apprezziamo molto – ha detto il primo cittadino Nicolò De Bartolo – la vivacità e la concretezza del Centro Anziani. Ammiriamo la determinazione e la concretezza con cui il presidente Ferrari e i suoi collaboratori, ma più in generale tutti i soci, realizzano iniziative coinvolgenti e ottimamente organizzate. Riteniamo che momenti di aggregazione sociale come questi, mai avulse dalle problematiche di una quotidianità che, se non esorcizzata adeguatamente può turbare le coscienze più sensibili con effetti negativi anche sulla salute, siano auspicabili se non addirittura fondamentali per la nostra comunità. Ben venga, dunque, il sano divertimento e la fraterna condivisione. Nella speranza che l’operosità dei nostri amici possa risultare contagiosa per i giovani, stimolandoli nella ricerca dei valori essenziali, per i quali vale realmente la pena di spendere la propria vita".

Alle parole del Sindaco fanno eco quelle del presidente del Centro, Carlo Ferrari, anch’egli "felice – così ha commentato a fine serata – d’aver donato momenti di allegria a uomini e donne che nella loro parabola esistenziale hanno tante volte incontrato il dolore e la sofferenza, affrontandoli sempre con toccante dignità. Riteniamo che la partecipazione, oltre a costituire il fulcro della democrazia, si segnali come valido fattore di scambi culturali, in un mondo, ahinoi, in declino, che necessita di spinte propulsive e di saggezze troppo spesso recondite o trascurate, ma che, se espresse convenientemente, sono in grado di cooperare all’emancipazione della persona e della società stessa".