Donna segregata e costretta a subire violenze, assolti due imputati

Catanzaro Cronaca

Due dei tre uomini coinvolti nell'inchiesta della Procura di Catanzaro sul presunto caso di una donna segregata e costretta a subire atroci violenze sono stati assolti con formula ampia perché il fatto non sussiste. I giudici del tribunale collegiale di Catanzaro hanno accolto le richieste dello stesso pubblico ministero, che lo scorso 10 febbraio aveva chiesto le assoluzioni, e dei difensori degli imputati, gli avvocati Arturo Bova e Alessandro Guerriero, che si sono battuti per dimostrare l'innocenza dei loro assistiti: Gianluca e Rinaldo Berlingieri, catanzaresi rispettivamente di 36 e 41 anni, accusati di essere stati i complici del principale imputato, il 49enne Nicola Cappellano, chiamato a rispondere di riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione e già condannato lo scorso 11 luglio, in sede di giudizio abbreviato - che gli è valso lo sconto di pena di un terzo - a 8 anni e 4 mesi di reclusione.

Entro 90 giorni i giudici depositeranno le motivazioni della sentenza con cui i due Berlingieri, oggi, sono stati assolti "perché il fatto non sussiste". L'inchiesta che ha portato i due uomini al processo dibattimentale, coordinata dal sostituto procuratore, Saverio Vertuccio, nacque dalle denunce della presunta parte offesa e sfociò in un'ordinanza cautelare che, a metà dicembre del 2013, portò in carcere gli accusati. Cappellano e i due Berlingieri, secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra mobile di Catanzaro e inizialmente contestato dall'Ufficio di Procura, avrebbero a lungo approfittato di una donna, la convivente di Cappellano, che con questi aveva intrapreso una relazione dalla fine del 2012, ma lui l'avrebbe fin da subito segregata in casa e costretta a prostituirsi.

Le violenze sarebbero avvenute nell'abitazione dove vivevano la donna e Cappellano, un ambiente di pochi metri quadrati dove vivevano anche i cinque figli di lui e quattro di lei, e da dove la donna non avrebbe potuto allontanarsi liberamente. L'uomo, sempre stando alle prime accuse, avrebbe costretto la vittima anche ad avere rapporti di gruppo con Gianluca e Rinaldo Berlingieri. Ma evidentemente molto diversa è la conclusione cui si è giunti dopo la valutazione delle prove in aula, tanto che la stessa pubblica accusa è giunta a chiedere per i Berlingieri l'assoluzione con formula ampia che oggi i giudici hanno ufficializzato.