Sequestrati due noti ristoranti romani, in manette imprenditore calabrese

Reggio Calabria Cronaca
Uno dei ristoranti sequestrato dalla Dia

Un blitz della Dia, la Divisione investigativa antimafia, ha portato stamani al sequestro di due noti ristoranti della Capitale. L’operazione antimafia è stata effettuata nella zona Pantheon di Roma. In manette è finito anche un imprenditore calabrese, Salvatore Lania, 47enne originario di Seminara (Reggio Calabria) che è accusato, in concorso con altri, del reato di intestazione fittizia di beni e sono tutt’ora in corso delle perquisizioni nei confronti di tutti gli indagati nell’operazione tra cui vi sarebbero i familiari e dipendenti dell'uomo.

I sigilli sono scattati per i ristoranti “La rotonda” e “'Er faciolaro” che si trovano proprio nelle vicinanze del Pantheon, il valore del sequestro ammonterebbe a circa 10 milioni di euro.

h 12:34 | Salvatore Lania aveva già avuto un ruolo importante nelle infiltrazioni della 'Ndrangheta nella Capitale e nell'indagine che aveva portato al sequestro del noto "Café de Paris" in via Veneto.

Le indagini, condotte dalla Dia di Roma hanno consentito di individuare alcuni ingenti investimenti effettuati in un breve lasso di tempo da Lania, reputati assolutamente incompatibili e sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati al fisco, per di più in totale assenza di elementi che ne potessero giustificare la lecita provenienza. Sotto sequestro è stato posto anche un negozio di souvenir "Mi&Chi".

Per la gestione dei beni sottoposti a sequestro l’imprenditore calabrese aveva costituito delle società di comodo. Il nome di Salvatore Lania era già emerso anche in relazione a personaggi contigui alla cosca Alvaro di Sinopoli, nel reggino, coinvolti in un ingente commercio transnazionale di merci contraffatte che, prodotte in Cina, venivano "sdoganate" nel porto di Gioia Tauro, con l' appoggio della cosca Piromalli - Molé e con destinazione finale la Repubblica Ceca.