‘Ndrangheta in Piemone, 19 condanne confermate in Cassazione

Calabria Cronaca
La Corte di Cassazione

Confermate dalla Corte di Cassazione le 19 condanne comminate, in secondo grado, nel corso del processo “Albachiara” sulla presunta presenza della 'ndrangheta calabrese nel basso Piemonte.

In primo grado, nel 2012, tutti gli imputati erano stati assolti (per mancanza di prove) dall’accusa di associazione mafiosa mettendo anche in discussione la presenza 'ndranghetista nella regione. La Corte d'Appello di Torino, nel secondo grado di giudizio, aveva ribaltato il precedente verdetto condannando gli imputati a pene comprese dai 3 ai 7 anni e mezzo, tra i quali anche un consigliere comunale del Pdl.

L’operazione “Albachiara”, da cui ha preso il via il processo, deriva dalle inchieste delle procure di Reggio Calabria, Milano e Genova, sulla presenza della criminalità calabrese nel basso Piemonte, in particolare con il radicamento di alcune “locali”. ‘Ndrine attive anche in città come Asti, Alba, Novi Ligure e Sommariva del Bosco.