Bruno Bossio: “Sottoporrò caso Guardavalle-Acri all’attenzione del Governo”

Catanzaro Attualità
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Enza Bruno Bossio

La partita Guardavalle-Acri non si sarebbe giocata dopo che la squadra cosentina avrebbe subito numerose minacce, tra cui quelle a un suo giocatore al quale sarebbe stato puntato un coltello alla gola. La vicenda, accaduta sabato, è stata denunciata sul sito dell'Acri. "Siamo arrivati - è scritto nella nota - al ristorante e mentre la squadra sedeva al tavolo si sono avvicinati 5 persone i quali intimavano ai presenti di perdere la partita altrimenti gli avrebbero spaccato le gambe. A un calciatore veniva puntato un coltello alla gola". Da qui la decisione di Enza Bruno Bossio che farà un’interrogazione parlamentare.

“Sottoporrò il caso con un’apposita interrogazione parlamentare al Sottosegretario Graziano del Rio titolare della delega allo sport e al Ministro dell’Interno Angelino Alfano affinché si possa valutare quali straordinarie iniziative il Governo potrà assumere sia per prevenire che per reprimere tali gravi episodi”.

“E’ grave quanto denunciato dai giocatori e dai dirigenti della squadra dell’Acri in relazione a pesanti minacce subite prima dell’inizio dell’incontro da sconosciuti, che hanno intimato loro di perdere la partita. Ad un giocatore è stato addirittura puntato un coltello alla gola. Questi gravi atti intimidatori hanno indotto la squadra dell’Acri a non giocare la partita. Soprattutto nell’ambito del calcio dilettantistico, questi fenomeni siano abbastanza diffusi.

Si registrano sempre più spesso atti di intimidazione nei confronti di giocatori e di intere società sportive prima, durante e dopo le partite, tanto da far dubitare che la motivazione sportiva sia davvero quella prevalente. Si tratta di episodi gravi che non possono essere sottovalutati e che richiedono una pronta e ferma risposta non solo da parte degli organismi di autogoverno sportivi ma anche delle forze dell’ordine e della magistratura.

Occorre fare piena luce sui fatti accaduti a Guardavalle. Già in passato il fenomeno in Calabria era venuto alla luce attraverso incidenti gravi che, in alcuni casi, hanno registrato aggressioni con feriti in gravi condizioni e addirittura, in un caso, con una vittima. È necessario liberare lo sport, e il calcio in particolare, dal pesante condizionamento di quei pochi che ne fanno soltanto un’occasione di violenza e prevaricazione”.