Provincia di Cosenza, finanziate le Zone franche urbane. Presto il bando

Cosenza Attualità

Sono state rifinanziate le Zone Franche Urbane ed è imminente l’emanazione del decreto attuativo da parte del ministero dello Sviluppo economico riguardanti le annualità 2015 e 2016. Per parlarne con amministratori e tecnici, l’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni d’Italia, ha promosso questa mattina a Roma un incontro tra sindaci e ministero dello Sviluppo economico, rappresentato dal direttore generale Carlo Sappino. Presente il sindaco e presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto, in veste di presidente della Commissione Mezzogiorno e politiche per la coesione territoriale. Una riunione tra i comuni interessati, i tecnici di Anci-Ifel (Area Servizi Regionalizzati e Rapporti Territoriali) e il Ministero per una “preventiva condivisione con i sindaci delle modalità operative da inserire nel decreto attuativo e nei bandi.

Le risorse finanziarie previste per le Zfu, secondo quanto comunicato dal dirigente ministeriale, saranno in totale di 140 milioni di euro, dei quali 40 previsti per il 2015 e 100 per il 2016,con un notevole taglio rispetto a quanto previsto prima dell’approvazione della Legge di stabilità.

Nella sua qualità di presidente della Commissione Mezzogiorno e coesione territoriale, Mario Occhiuto ha preso la parola e ha sottolineato come le risorse stanziate siano insufficienti per la reali necessità delle Zfu e ha quindi chiesto al Governo di cercare gli strumenti opportuni per aumentarle.

“Le Zone franche – ha detto Occhiuto - stanno apportando delle ricadute vitali sui territori che ne usufruiscono, stanno contribuendo a riqualificare zone svantaggiate, creando un circuito virtuoso che, attraverso la defiscalizzazione delle attività commerciali, porta gli imprenditori a investire in questi luoghi che tornano ad essere frequentati e quindi rivitalizzati. Questo strumento, dunque, va potenziato perché consente di agire in quei tessuti maggiormente penalizzati riuscendo, in alcuni casi, a ribaltare la loro sorte. L’obiettivo è proprio quello di arrivare ad una rigenerazione sociale. Per questo, serve lo sforzo massimo per trovare nuove risorse, piuttosto che tagliarle, come il Governo ha invece stabilito approvando la recente Legge di stabilità”.

“Ritengo inoltre inopportuno – ha detto ancora Occhiuto - procrastinare il decreto, ma al contrario è necessario accelerare l’approvazione definitiva, perché è importante che le risorse siano disponibili nel più breve tempo possibile. Questo per dare impulso forte e urgente ad un’economia locale che, specie in queste zone, soffre già da troppo tempo il disagio della crisi. Non bisogna perdere tempo, per poter avere risultati concreti sul territorio”.

A margine dell’incontro, nel suo ruolo di sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto ha sottolineato come questi incentivi siano indispensabili per il centro storico della città e per la sua rinascita sulla quale, da tempo, l’amministrazione sta lavorando secondo diverse direttrici.

“Presto – ha quindi annunciato - quindi ci sarà un altro bando per il centro storico legato agli incentivi delle Zone franche urbane, che dovrebbe portare a un risparmio fiscale di oltre due milioni di euro per i commercianti che già operano o che vorranno investire nel centro storico”.

“E faremo in modo – spiega ancora il sindaco Occhiuto - che questi strumenti economici possano fare da volano allo sviluppo non solo delle attività commerciali, ma di tutto il tessuto sociale dell’intero quartiere, che è il cuore antico della nostra comunità”.

“Una zona storicamente importante, ma attualmente poco frequentata - ha detto il sindaco dopo il suo incontro all’Anci - che ha bisogno di attrarre nuove funzioni a partire da quelle commerciali. Per questo motivo, grazie ai nuovi fondi messi a disposizione del Governo, pur essendo inferiori a quelli che ci aspettavamo e che il Governo stesso in una prima fase aveva promesso, si farà nuovamente fiscalità di vantaggio nel centro storico, dove gli imprenditori avranno modo di concorrere con maggiori opportunità fiscali rispetto a zone più appetibili. E il vantaggio non dovrà essere solo di tipo economico, ma più complessivo, dovrà essere uno sforzo collettivo per la rigenerazione generale dell'intero quartiere”.