Calcio serie B, decisioni giudice sportivo: Drago fermo per un turno

Crotone Sport
Massimo Drago, vice di Menichini

Due turni di squalifica al tecnico dello Spezia Nenad Bjelica a seguito dell'espulsione rimediata sabato scorso nel corso del match disputato in casa del Carpi. Lo ha deciso il giudice sportivo della serie B Emilio Battaglia esaminando i match dell'ultimo turno. Bjelica paga "per avere assunto, al 37esimo del primo tempo, benche' gia' richiamato in precedenza, un atteggiamento intimidatorio nei confronti di un assistente rivolgendogli espressioni irriguardose; per aver inoltre, all'atto dell'allontanamento, assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti degli Ufficiali di gara".

Un turno al tecnico del Crotone Massimo Drago "per avere contestato platealmente, al 48esimo del secondo tempo, l'operato arbitrale rivolgendo agli Ufficiali di gara espressioni ingiuriose".

Inibito fino al 30 aprile il dirigente del Catania Pablo Cosentino "per avere assunto, al termine del primo tempo, entrando sul terreno di giuoco pur non essendo autorizzato, un atteggiamento intimidatorio nei confronti dell'arbitro, successivamente nel tunnel che adduce agli spogliatoi gli rivolgeva espressioni insultanti; una volta arrivato nello spazio antistante gli spogliatoi assumeva un atteggiamento minaccioso nei confronti di un collaboratore della squadra avversaria insultandolo e spingendolo; infine, al termine della gara, sempre nello spazio antistante gli spogliatoi, continuava ad indirizzare espressioni ingiuriose verso gli ufficiali di gara".

Tra i calciatori, un turno a Zambelli (Brescia), Inglese (Carpi), Paolucci (Cittadella), Suciu (Crotone), Russo (Frosinone), Ceccherini, Gonnelli (Livorno), Gozzi (Modena), Pucino (Pescara), Scaglia (Pro Vercelli), Migliore (Spezia), Ciaramitaro, Feola (Trapani), Borghese (Varese). Tra le societa', ammende ad Avellino e Catania (3.000 euro). Tra gli operatori sanitari, due turni a Biagini (Spezia) "per avere, al 43esimo del secondo tempo, proferito un'espressione blasfema e per avere rivolto un epiteto insultante all'arbitro".(AGI)