Presentazione candidatura di Antonio Lo Schiavo alle primarie del CentroSinistra

Vibo Valentia Attualità

"Sono fortemente motivato perché la mia candidatura è riuscita a realizzare qualcosa che fino a qualche tempo sembrava impossibile. È riuscita, cioè, a ricomporre ad unità tutte le anime del Partito democratico, a tenere insieme tutte le sensibilità in un unico grande progetto di governo della città. È un’investitura che faccio mia e che conferma la bontà di quanto sin dall’inizio ho sostenuto: la mia candidatura non ha etichette e non appartiene a correnti o aree del partito come qualcuno strumentalmente sostien". Lo ha detto Antonio Lo Schiavo, giovane notaio vibonese, candidato a sindaco del PD alle primarie del centrosinistra del 22 febbraio, nel corso della conferenza stampa di presentazione della sua candidatura nella sede cittadina del partito.

Insieme a Lo Schiavo, hanno preso parte all’incontro con i giornalisti anche il segretario provinciale, nonché consigliere regionale, Michele Mirabello, i membri della direzione regionale, Vincenzo Insardà e Vito Pitaro, il tesoriere regionale, Franco De Luca, il segretario del circolo Vibo centro, Stefano Soriano, il segretario del circolo di Piscopio, Giuseppe Cutrullà, il segretario del circolo di Vibo Marina, Francesco Barbieri, il segretario del circolo di Vena-Triparni, Salvatore Cilurzo, i consiglieri comunali PD, Giovanni Russo, Gaetano Pacienza, Antonio Curello, il consigliere comunale di Azione democratica, Antonio Colloca, il già candidato alle primarie regionali e sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, i dirigenti del partito, Gaetano Artusa, Antonio Iannello, Franco Mazzeo, Michelangelo Miceli, Giampaolo Masciari (segretario del circolo di Pizzo) e diversi componenti della segreteria provinciale, tra i quali Anna Grillo (attività produttive) e Sergio Rizzo (Enti Locali). Erano inoltre presenti i dirigenti scolastici, Maria Salvia e Francesco Vinci, il presidente dell'ordine degli architetti di Vibo, Fabio Foti, il direttore del Sistema bibliotecario vibonese, Gilberto Floriani, il presidente di Vibo Sviluppo, Pasquale Barbuto, e diverse altre personalità del mondo dell’imprenditoria, della sanità, delle professioni e dell’associazionismo.

Il mio impegno - ha aggiunto Lo Schiavo - ha un significato preciso: essere la sintesi di un percorso di cambiamento non più rimandabile, che ribalti i costumi politici e amministrativi e il modo stesso di pensare la città. Cambiamento che non può essere banalizzato in termini anagrafici come qualcuno vorrebbe, ma che dia la speranza di chiudere una pagina triste della città di Vibo e far partire una nuova stagione, rendendo protagoniste nuove energie e innalzando la qualità della vita. È per questo che siamo chiamati a fare un grande lavoro di rinnovamento introducendo il coraggio di fare scelte precise. A cominciare dalla formazione delle liste".

Sulle primarie Lo Schiavo ha aggiunto: «bisogna dare atto al Pd e al centrosinistra che le primarie rappresentano uno strumento importante che ci dice che il candidato non s’impone ma si sceglie. Al riguardo, sento dire che massimi esponenti del governo regionale sosterrebbero un preciso candidato alle primarie. Candidato che sarebbe stato investito direttamente dal presidente della giunta regionale. Ma, sappiamo bene, che il presidente della Regione non è un tifoso che si occupa delle primarie del centrosinistra vibonese: è impegnato in tutt’altre faccende. Dopo il 22 febbraio, il presidente e tutto il governo regionale lavoreranno con il Pd per vincere nella città di Vibo. Con lui, piuttosto, andrà aperto un tavolo politico per portare all’attenzione del governo regionale le emergenze della città, rimasta, nei 5 anni del centrodestra, tagliata fuori dall’attenzione delle politiche regionali. Con lui intendo parlare dei problemi e chiedere un aiuto concreto sulle tante emergenze».

E, ancora, sulle priorità della sua proposta, Lo Schiavo ha aggiunto: "dobbiamo ripartire dall’art. 2 della Costituzione e dai doveri inderogabili di solidarietà, politica, economica e sociale, e dall’art. 3 che parla del compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini. Quindi più attenzione ai soggetti deboli, all’infanzia, agli anziani, ai portatori di handicap. La nuova amministrazione dovrà ridisegnare le politiche sociali e dare ad esse la priorità. Poi il patrimonio culturale, le bellezze archeologiche e i monumenti, l’utilizzo delle risorse comunitarie, le tematiche della rigenerazione urbana, delle “smart cities”, degli incubatori d’impresa. Abbiamo in mano uno strumento straordinario che sono le nostre competenze, quelle di una nuova classe dirigente che si mette a servizio della città".

L’intervento del candidato a sindaco del Pd, Antonio Lo Schiavo, è stato preceduto da quelli del segretario del circolo Vibo centro, Stefano Soriano, del segretario provinciale, Michele Mirabello, e del sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo. In particolare Mirabello ha rimarcato come «il partito si presenti alla competizione delle primarie, che ha voluto con tutte le forze, con un solo candidato unitario che rappresenta un’eccellenza dal punto di vista politico e professionale. Migliore scelta di questa, nata in maniera naturale all’interno del gruppo dirigente, non poteva essere fatta. Antonio Lo Schiavo rappresenta per intero il partito, senza distinzione di area politica e senza necessità di sponsor particolari, perché è un professionista di grande qualità. Questo - ha concluso Mirabello - è il miglior risultato che potevamo raggiungere in assoluto. Abbiamo la certezza che con lui potremo voltare pagina e inaugurare una nuova stagione per la città di Vibo Valentia».