Rifiuti: Comitato Ambientale Presilano su discariche di Celico

Cosenza Attualità

Il Comitato Ambientale Presilano è intervenuto nel Consiglio comunale di Rovito per dare il suo decisivo contributo alla discussione e al tentativo di risolvere in maniera concreta e definitiva la questione delle discariche di Celico e della gestione dei rifiuti all’interno del nostro territorio, non solo rovitese, ma anche presilano e silano.

"A fronte di ciò, - viene dichiarato nella nota del Comitato Ambientale Presilano - presenta un documento frutto del lavoro, dell'impegno e della lotta di oltre un anno sulla tematica. I punti che vogliamo portare all'attenzione di tutti i cittadini e di questa Amministrazione sono:

• Ricorso avverso rinnovo A.I.A.

Il 27 ottobre 2014 il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria ha rinnovato l’autorizzazione alla MiGa Srl per l’esercizio dell’impianto sito in località San Nicola di Celico per i prossimi 12 anni. Il decreto del Dipartimento Ambiente è stato pubblicato sul BURC Calabria del 23 gennaio 2015. Chiediamo all’Amministrazione Comunale di affermare in modo chiaro la volontà di intraprendere un immediato ricorso al TAR contro il rinnovo dell'Autorizzazione integrata ambientale rilasciata alla società Mi.Ga srl confermando l’incarico già parzialmente conferito all’avvocato Marcello Nardi che sta seguendo la vicenda da diversi mesi. A tal proposito, e per maggiore precisione esplicativa, chiediamo che sia data possibilità all’Avvocato Nardi, che per conto del Comitato si sta occupando della questione, di prendere la parola nel corso della discussione di oggi.

• Monitoraggio Ambientale.

Considerato che circolano alcuni studi indipendenti che sembra indichino nel comune di Celico la presenza di un numero di malattie legate all’inquinamento statisticamente superiore a quello atteso e che la situazione delle emissioni odorigene che appestano l’aria sia di Rovito che di Celico, ha già pesantemente penalizzato le popolazioni e le economie dei due paesi, il Comitato vorrebbe conoscere e informare i cittadini, su quali sono le iniziative che intende portare avanti questa Amministrazione in merito al monitoraggio dell’area interessata dalle due discariche di Celico. A questo proposito, visto e considerato che questa Amministrazione ha preso un impegno serio e circostanziato nei confronti della cittadinanza a tenere monitorata l’area costantemente, attraverso tutte le possibili iniziative, il Comitato chiede essenzialmente due cose:

1- Che venga avviata un’operazione di trasparenza e pertanto esercitato un energico intervento nei confronti dell’Amministrazione Comunale di Celico affinché siano resi pubblici i dati che scaturiscono dal monitoraggio delle attività della Mi.Ga. Srl e soprattutto quanto è emerso e/o emerge dalle analisi della qualità delle acque, del suolo e dell’aria relative alla discarica pubblico-privata di Contrada San Nicola, ricordando anche in questa occasione come sia stata la stessa Amministrazione di Celico attraverso una delibera consiliare approvata all’unanimità, che si impegnava a destinare parte dei fondi provenienti dalle royalty incassate dalla Mi.Ga. srl. al monitoraggio ambientale dell’area;

2- Che destini, nei modi e nel rispetto delle leggi vigenti, una piccola quota dei fondi comunali a favore del Comitato e delle Associazioni ad esso collegate affinchè, attraverso le competenze e le professionalità di cui tali Associazioni e il Comitato sono composti, vegano fatte tutta una serie di analisi monitoranti indipendenti capaci di bypassare organi compromessi e parziali come l’Arpacal, al fine di garantire una trasparenza e una correttezza delle analisi che possano dare alla cittadinanza tutta elementi certi e incontrovertibili.


Siti inquinati.

Particolare rilevanza hanno i siti contaminati dalla presenza di discariche non controllate e/o abusive presenti sul territorio di competenza, tra le quali quelle censite con le apposite schede fornite dalla Regione. In particolare è necessario premere per l'inizio dei lavori di bonifica della discarica sita in contrada Tufiero (via vecchia tra Celico e Rovito) di proprietà e gestione comunale. Punto focale, sapendo della perdita di percolato avvenuta nella vecchia discarica di proprietà del Comune di Celico sita in contrada San Nicola, chiediamo il rispetto della normativa vigente, ovvero l'ottemperanza delle norme previste dal TU sull'ambiente 151/2006 e successive modifiche, la caratterizzazione dell'area, l'analisi di rischio e successiva messa a bonifica dell'intera zona oramai compromessa dall'inquinamento.

Attuazione strategia rifiuti zero.

In riferimento alla delibera emanata da questo Consiglio, avente in oggetto "adesione al modello Saracena", è esplicitata la volontà amministrativa di aderire a politiche di riduzione dei rifiuti che mirano all'attuazione della strategia rifiuti zero . Inoltre vi si palesa la volontà di aderire al modello di gestione pubblica dei rifiuti. Chiediamo pertanto che questi impegni vengano attuati e rispettati nell'interesse della comunità a partire da sagre, mense scolastiche e più in generale per ogni iniziativa di carattere pubblico, oltre che di promuovere indispensabili e costanti politiche di sensibilizzazione.

Partecipazione attiva.

Chiediamo il coinvolgimento costante di Comitati ed Associazioni di cittadini riguardo alle discussioni, alle decisioni e alle iniziative sulla tematica ambientale che interessano il territorio, al fine di rendere più democratico e largo il processo decisionale, in una dinamica virtuosa in cui le energie e le competenze vengano messe a disposizione di tutti.

Mobilitazione permanente.

La storia delle autorizzazioni che hanno portato alla realizzazione e all’utilizzo della discarica della MiGa. ci racconta di come l’iter si sia svolto in assenza di trasparenza e soprattutto di coinvolgimento delle popolazioni interessate. Ma ci rivela anche di scelte operate coscientemente da amministrazioni di diversi livelli che guarda caso erano, e sono, governate tutte dalla stessa parte politica. E’ da questa parte politica che oggi la popolazione attende un risarcimento per scelte scellerate che hanno compromesso irrimediabilmente il paesaggio, l’ambiente circostante e che minacciano quotidianamente la salute dei cittadini degradandone la qualità della vita. Da questo territorio la maggioranza che oggi governa la nostra Regione ha ricevuto un forte consenso che non può non essere legato alla volontà di una svolta radicale rispetto a scelte politiche che nel tempo hanno mortificato quest’area. E’ per questo che chiediamo al Consiglio Comunale di approvare un Ordine del Giorno con il quale si richiede in modo chiaro e senza tentennamenti alla Giunta e al Consiglio Regionale di approvare in tempi rapidi un nuovo Piano Regionale Rifiuti, concordato con le associazioni ambientaliste, che oltre a basarsi sulla Strategia Rifiuti Zero confermi l’impossibilità di utilizzare gli impianti e le discariche private a supporto del sistema pubblico.

La discarica di Celico della MiGa – prosegue la nota - è stata costruita in un’area non idonea perché non rispetta le distanze minime di sicurezza dagli abitati, dai torrenti e dalla ferrovia; in zona sismica classificata 1 dove il Decreto Legislativo numero 36 del 2003 sconsiglierebbe di realizzare una discarica; in una zona considerata nel 1997 dal Corpo Forestale dello Stato soggetta a vincolo idrogeologico e paesaggistico; in una zona già compromessa dalla presenza di un’altra grande discarica, costruita con criteri al giorno d’oggi considerati non idonei a impedire l’emissione di sostanze velenose nell’ambiente, nella quale potevano essere sversati 75.000 metri cubi di rifiuti ma nella quale sono stati interrati, per successivi sovrabbanchi, 107.000 metri cubi di rifiuti allo stato tal quale. Questo territorio ha già contribuito abbondantemente a sopperire alle continue emergenze rifiuti che si sono susseguite nel tempo nella nostra regione. Parafrasando le parole che il Consigliere Regionale Carlo Guccione ha utilizzato nel 2014 durante la discussione per l’approvazione del famigerato emendamento Orsomarso, non si può punire un’area virtuosa dove la raccolta differenziata ha raggiunto percentuali ragguardevoli.

E’ il arrivato il momento per la classe politica di farsi carico direttamente dell’individuazioni delle soluzioni politiche per giungere alla risoluzione di un problema che essa stessa ha generato.

Chiediamo a questo consesso di convocare al più presto un Consiglio Comunale congiunto di tutti i comuni della Presila durante il quale, alla presenza di Consiglieri Provinciali, Regionali e dei Parlamentari dell’area venga assunto l’impegno politico per realizzare tutte le condizioni affinché la discarica illegale della MiGa venga chiusa e affinché si avvii un percorso che porti alla gestione consortile pubblica e partecipata della gestione dei rifiuti dell’intera Presila.

Pertanto – conclude la nota - chiediamo che non solo oggi, ma a partire già da domani, questi punti entrino a far parte e della discussione pubblica, e dell’iniziativa politico-amministrativa di questo Consiglio e di questa Giunta, al fine di rendere il più incisive possibili le decisioni, efficaci le contromisure, adatte le strategie e lungimiranti le programmazioni in materia ambientale e di rifiuti per il futuro di questo territorio e per la salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini."