Regione: Biondo (Uil), bene osservatorio enti locali ma tempo stringe

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"Il governatore Mario Oliverio, raccogliendo una nostra segnalazione di qualche settimana addietro, ha mosso il primo passo lungo l'intricato percorso, tracciato dalla legge Delrio, che dovrebbe portare all'istituzione delle cittàmetropolitane ed all'assorbimento dei compiti istituzionali sino ad oggi assolti dalle amministrazioni provinciali. La Uil calabrese, che ha sostenuto la necessita' di istituire in tempi rapidi l'osservatorio regionale non può che salutare con soddisfazione la scelta del governatore Oliverio. Ma il tempo stringe e non si puo' riposare sugli allori". Lo afferma Santo Biondo, segretario generale dell'Uil Calabria.

"In questi ultimi mesi, purtroppo, - continua - si è accumulato troppo ritardo. La stasi politica successiva alle elezioni regionali, che sta tenendo ancora i calabresi con il fiato sospeso sulla costituzione del nuovo governo regionale chiamato a gestire la cosa pubblica per i prossimi cinque anni in un contesto economico segnato da una profonda crisi, ha fatto accumulare anche in questo caso dei ritardi eccessivi. Dopo gli annunci - sostiene - è giunto il tempo di passare alla fase operativa. Nell'arco di un paio di mesi, infatti, l'amministrazione regionale dovrebbe essere messa in grado di avere il quadro esatto del personale da assorbire o destinare ad altri enti locali e delle deleghe sui cui le Province saranno chiamate a cedere la propria sovranita' istituzionale".

Biondo fa rilevare che " la legge di stabilità varata dal governo Renzi ha inflitto un pesante taglio di risorse alle amministrazioni provinciali che, nei prossimi mesi, saranno costrette a fare i conti con ristrettezze economiche inaspettate. La stessa norma, poi, - aggiunge - prevede un cronoprogramma fitto di scadenze per quanto attiene la nuova architettura istituzionale delle amministrazioni locali.

Entro il 31 marzo, infatti, dovrebbe essere individuato il personale che rimarra' in carico alle Province e alle citta' metropolitane e quello che, invece, dovra' entrare in mobilità. Dal primo di aprile, poi, le Regioni e gli enti locali che avranno posti disponibili dovranno attingere dal bacino di questi lavoratori in mobilità per offrire loro una nuova occasione professionale. La Calabria, quindi, si muove sul triplice fischio, con i minuti contati per affrontare una materia scivolosa. La Uil calabrese, - conclude Biondo - dopo aver sostenuto l'impellente necessità di dare corso all'osservatorio regionale, seguirà da presso l'attivita' di questo organismo con la lucidità e la correttezza che ne hanno sempre contraddistinto l'azione".