Quirinale, dimissioni di Napolitano: reazioni

Calabria Politica
Giorgio Napolitano

"L'odierna giornata è entrata nella storia della Repubblica. Al presidente Napolitano invio i più deferenti saluti a nome del Consiglio regionale che rappresento e dei calabresi tutti. Mi sia consentito auspicare che il successore di Giorgio Napolitano sappia davvero essere il giusto erede di un Presidente che ha saputo meritarsi l'apprezzamento di tutti i cittadini, il consenso e la stima di Capi di Stato e il riconoscimento generale". E' quanto afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria Antonio Scalzo che aggiunge: "Giorgio Napolitano nel corso del suo mandato ha sempre operato per il bene del Paese, cercando anche nei momenti cruciali, di sostenere la politica dell'ascolto e del confronto, interpretando al meglio il ruolo di garante della Costituzione e di rappresentante dell'Unità nazionale".

"Non temo di esagerare nell'affermare che senza la presenza autorevole e provvidenziale del Presidente Napolitano in alcune occasioni di questi quasi nove anni si sarebbe rischiato il naufragio della nostra democrazia". E' quanto afferma, in una nota appena diramata, Rosanna Scopelliti, capogruppo del NCD in Commissione Difesa alla Camera dei Deputati e presidente del comitato beni confiscati della commissione parlamentare antimafia. "Nei miei ricordi personali con il Presidente Giorgio Napolitano - continua la parlamentare calabrese - brilla, indelebile, la data del 21 gennaio 2010. In quel giorno infatti il Presidente accetto' il mio invito, di semplice orfana del giudice Antonino Scopelliti in quanto allora non ero altro che tale, di venire a Reggio Calabria a ricordare la figura di mio padre nel giorno in cui avrebbe festeggiato i suoi 75 anni se la mafia non lo avesse assassinato il 9 agosto del 1991, quando rivestiva il ruolo di sostituto Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione e di pubblica accusa nel maxi-processo a Cosa Nostra. Quel giorno - rivela Rosanna Scopelliti - conobbi personalmente il Presidente Napolitano, sia nell'autorevolezza della sua veste istituzionale, sia nella tenerezza di 'nonno' che si avvicinò a me vedendomi molto commossa dopo il ricordo di mio padre che avevo appena pubblicamente pronunciato, e mi abbraccio' teneramente suscitando tra le migliaia di persone presenti un interminabile ed emozionato applauso . Oggi finisce quindi - afferma la deputata - il mandato presidenziale di un grande Presidente della Repubblica che lascerà certamente un'importante traccia nella storia d'Italia. Ma dalla strada da lui tracciata fatta di un Presidente della Repubblica non ingessato nel ruolo di garante, ma quotidianamente alla ricerca attiva del bene comune nell'interesse supremo del Paese, del dialogo costante e del rispetto dell'interlocutore istituzionale anche quando, qualche volta - conclude Scopelliti - ha avuto di fronte persone che non dimostravano lo stesso rispetto, e' una strada da cui non si può più tornare indietro".

"Il Paese e tutta la classe politica devono essere grati al presidente Napolitano. Nove anni trascorsi in un contesto sociale, economico e politico molto difficile durante i quali Napolitano, senza risparmiarsi, è stato la bussola per gli italiani, difensore e garante dei principi costituzionali, pungolo per la politica ed esempio di equilibrio e autorevolezza". Così il vicecapogruppo di Area popolare (Ncd-Udc) alla Camera, Dorina Bianchi, si esprime in merito alle dimissioni del capo dello stato.

"Personalmente - aggiunge - mi preme sottolineare l'attenzione mostrata verso i giovani e il lavoro, con un occhio rivolto sempre al Sud, l'impegno e la determinazione per avviare finalmente quel necessario processo di riforme di cui ha bisogno il Paese e per migliorare le condizioni delle carceri italiane. Non sarà facile sostituirlo. Certamente - osserva Bianchi - e' necessaria una - osserva Bianchi - è necessaria una figura che trovi il piu' ampio sostegno tra le forze parlamentari, in cui tutti gli italiani si possano riconoscere e che goda di credibilità all'estero. Serve una soluzione condivisa e per questo - conclude - ci auguriamo che tutti i partiti mostrino quella lungimiranza e maturità che il momento richiede, senza pensare di scaricare su questa delicata elezione regolamenti di conti interni".


"Un italiano esemplare", prendo in prestito il titolo del quotidiano spagnolo El Pais per definire un capo dello Stato cui dobbiamo il percorso riformista intrapreso dall'Italia. Lo dichiara in una nota Giuseppe Dell’Aquila Vice Segretario PD Provincia di Crotone

Con le dimissioni del presidente Napolitano si chiude una pagina importate della storia della Repubblica italiana, connotata dal richiamo costante ai valori dello Stato e della Costituzione che il Presidente ha compiuto con encomiabile sensibilità, passione, equilibrio istituzionale. La lezione di Napolitano è stata come quella di un buon padre di famiglia che con autorevolezza e pazienza ha sempre sostenuto l’Italia e i suoi cittadini. Il ruolo svolto per incoraggiare e sostenere i cambiamenti e le riforme di cui l'Italia ha bisogno è stato fondamentale. Per tutto questo è doveroso dire: grazie, Presidente, ma è giusto sottolineare come, in tutti questi anni, il Presidente Napolitano non abbia mai mancato di stimolare e sollecitare la politica e le istituzioni ad affrontare anche tanti temi che riguardano i diritti dei più deboli e la dignità delle persone.

Ora la necessità è fare sintesi, per trovare una figura altrettanto qualificata ed autorevole, soprattutto condivisa. Il cui ruolo - conclude Dell'Aquila - possa essere riconosciuto da tutti per evitare di far succedere ai massimi livelli istituzionali quello a cui siamo costretti ad assistere quotidianamente sui territori, dove per scelte di pochi c’è gente che rappresenta solo se stessa ed a cui i cittadini non riconoscono più ne ruoli, ne capacità di favorire percorsi e progetti positivi."