La segreteria dell’Udc sull’amministrazione comunale di Acri

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“Ancora una volta, ahi noi, siamo costretti a porre l'accento sull'inefficienza e sulle assurde quanto paradossali iniziative dell'ultim'ora intraprese dall'amministrazione comunale di Acri”. E’ quanto scrive la segreteria Udc di Acri.

“È notizia di questi giorni – continua la nota - che la giunta Tenuta, per recapitare le bollette relative alla Tari e ad altri tributi locali, ha affidato il servizio di consegna alle poste private, una addirittura con sede ed esercizio siti in Bisignano (Nexive Turco Service).

Badate, nulla contro le poste private, ma è sotto gli occhi di tutti che i cittadini acresi oltre al danno debbano subire pure la beffa.

Infatti, non solo vedono recapitarsi bollette salatissime, ma se sfortunatamente non si trovano in casa quando passa l'addetto della posta privata a consegnarle, ricevendo l'avviso di giacenza (che tra l’latro non reca alcun riferimento numerico di ciò che occorre ritirare) sono costretti a recarsi a Bisignano (con la propria macchina, con l'autobus o con altri mezzi di fortuna ) per poi ritirarle.

Ma vi è di più: Il “mistero si infittisce” anche perché parte degli acresi hanno invece ricevuto la loro bolletta da Poste Italiane; perciò si realizza anche una sorta di vera e propria discriminazione fra gli stessi cittadini, che non trova alcuna logica spiegazione. Probabilmente agli occhi della stessa Amministrazione, ci sono cittadini di serie A ed altri di serie cadetta.

Allora spontaneamente ci chiediamo: che fine hanno fatto i messi comunali tradizionalmente deputati alla consegna della corrispondenza comunale?

Non è chi non veda come detta ingiustificata ed assurda iniziativa incida negativamente sulla vita dei cittadini acresi, costretti loro malgrado a subire passivamente le scelte scellerate di un'Amministrazione che, inspiegabilmente, continua ad aggravare la già deficitaria situazione economica e pecuniaria degli stessi acresi. Ad oggi tutto tace… Invitiamo, pertanto, la nostra Amministrazione a tornare sui propri passi e a rivedere la situazione appena denunciata”.