Enel, Rossano: 7 consiglieri chiedono consiglio comunale ad hoc

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"Lavoro e prospettive di sviluppo sostenibile nel territorio dell’Area urbana Corigliano-Rossano e della Sibaritide. Riaprire subito il dialogo con Enel per conoscere gli indirizzi e l’eventuale piano industriale che la holding dell’energia elettrica intende pianificare per il prossimo futuro sul sito di produzione di contrada Cutura.

L’attuale stato di semiattività della centrale, da quanto appreso per vie informali, potrebbe essere l’anticamera alla dismissione dell’impianto. Questo, con la prospettiva di ritrovarci, fra qualche tempo, con una megastruttura inutilizzata dall’enorme impatto ambientale.

- Su queste premesse i capigruppo di maggioranza Adele Olivo (Forza Italia), Pino Mascaro (Udc), Lorenzo Antonelli (Lista Civica – Alleanza Rossanese) e i consiglieri Giovanna Curia, Antonio Barone, Domenico Napolitano e Pietro Lucisano, hanno inoltrato al Sindaco Giuseppe Antoniotti, al Presidente dell’Assemblea civica Vincenzo Scarcello, e al Segretario comunale Nicola Middonno, la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale monotematico per discutere del futuro della centrale Enel di Rossano -

Il futuro della centrale di contrada Cutura e la paventata dismissione dell’impianto è una problematica – dichiarano i sette Consiglieri di maggioranza – che deve rappresentare una priorità nelle prossime azioni di Governo. Abbiamo la necessità di conoscere, per vie ufficiali, se la società energetica ha in serbo un piano di rilancio dell’impianto.

Oppure, se la stessa centrale è destinata alla chiusura, così come emergerebbe da più parti dell’opinione pubblica e non da ultimo anche dalla evidente mancanza di manutenzione sulle luci di segnalazione installate sulle torri-camino.

Soprattutto nel palesarsi di questo ultimo caso – proseguono i rappresentanti dell’Assise civica – sarebbe opportuno avviare una bonifica dell’area, piuttosto che programmare una riconversione dell’impianto da destinare, eventualmente, ad altre attività produttive. Una cosa è certa – scandiscono Olivo, Mascaro, Antonelli, Curia, Lucisano, Barone e Napolitano – non possiamo assuefarci alla prospettiva di mantenere un cimelio di cemento e ferro, oltretutto improduttivo, sulla nostra costa, che risulterebbe deleterio nel quadro di una programmazione, a questo punto necessaria, di un più concreto sviluppo turistico.

L’auspicio – aggiungono – è che si possa trovare con Enel, attraverso un dialogo costruttivo e scevro da pregiudizi, una soluzione compatibile con le vocazioni del nostro territorio ma che allo stesso tempo permetta alla stessa società di programmare investimenti che potrebbero garantire nuovi posti di lavoro.

Sicuramente, sulla questione rimasta aperta per tanto tempo, si è accumulato un oggettivo ritardo a causa, soprattutto, delle tante vertenze che hanno interessato la nostra comunità. Ora però dobbiamo subito ritornare ad incitare il dialogo partendo proprio dal Consiglio comunale. Con la speranza – concludono i Consiglieri - di poter capire quali sono le prospettive della centrale di Rossano e programmare, così, un oggettivo e congruo piano di sviluppo futuro per il territorio."