Cgil Crotone su trivellazioni nello Jonio

Crotone Attualità

"Continuiamo la nostra battaglia contro le trivellazione nel nostro mare . Come già fatto nei mesi scorsi , condanniamo nuovamente questa scelta di autorizzare alcune multinazionali e facciamo nostre le osservazioni presentate anche da altre associazioni ." Lo si legge in una nota della cgil Crotone.

"La CGIL ha sottoscritto - prosegue la nota - e invitato ai Ministeri dell’Ambiente , Beni Culturali , Sviluppo Economico e Regione Calabria , le osservazioni accompagnati da studi scientifici , al SIA le per la ricerca di idrocarburi nel golfo di Taranto e a largo di Crotone , in riferimento ai permessi di ricerca idrocarburi fatte dalle multinazionali Global Med LLC e dalla Schlumberger Italia.

Osservazioni : 1) La mancanza di dati geofisici di buona qualità non può giustificare una forma di ricerca invasiva e finalizzato allo sfruttamento delle risorse. 2) L’uso del condizionale “potrebbe contribuire “ di fatto non fornisce alcuna garanzia che la quantità di idrocarburi eventualmente trovata possa in qualche modo risollevare “ l’attuale situazione nazionale di fabbisogno energetico “ . 3) Le aree marine oggetto delle richieste sono ricche di fauna marina con presenza anche di specie rare e protette che verrebbero inevitabilmente messe a rischio dalla presenza di strumenti di indagini invasivi e di comprovata pericolosità . 4) Partendo proprio dall’uso di questi strumenti di indagine sismica (air-gun) e giungendo poi alle trivellazioni , si ha motivo di ritenere che tali azioni possano essere in grado di innescare fenomeni di sismicità. 5) Al momento non si conoscono le caratteristiche degli stessi strumenti di indagine per cui le valutazioni e le mitigazioni di rischio si basano su dati virtuali. 6) I 62 miliardi che la SEN ( Strategia Energetica Nazionale ) dichiara di poter risparmiare attingendo ai giacimenti che si suppone ci siano nei fondali in oggetto , non giustificano il danno economico non quantificabile che si avrebbe alla distruzione dell’ecosistema e dal danneggiamento della fauna e flora marina. I danni all’ambiente e alla salubrità dell’ecosistema sono ampiamente documentati da studi di settore , che si aggiungerebbero a quelli che già il territorio ha subito dai fallimenti delle politiche industriali del secolo scorso , i quali hanno già lasciato un danno non ancora bonificato essendo l’area Crotone-Cassano-Cerchiara un sito SIN , unico in Calabria.

Chiediamo al Governo di annullare le autorizzazioni alle trivellazioni , sarebbe oltremodo negativo l’impatto su settori strategici e fondamentali come il turismo , la pesca , l’itticoltura , meritevoli questi si di incentivi a sostegno, anche per il loro forte impatto occupazionale . Imprevedibili, ma certamente fortemente negative, sarebbero altresì le conseguenze sui fenomeni di erosione costiera.

E per queste ragioni - conclude la nota - che anche la CGIL territoriale e Calabrese chiede alle Istituzioni locali e alla Regione Calabria, ai partiti , un pronto impegno con posizioni e scelte nette che impediscano nuove trivellazioni , attivandosi con tutti quei soggetti istituzionali e associativi che condividono valutazioni circa i rischi e le ricadute negative per il nostro territorio.