Mezzogiorno, Corradi: Consiglio regionale apra selezioni per giornalista

Calabria Attualità

“ Abbiamo registrato con soddisfazione la decisione del presidente Mario Oliverio di aprire alle selezioni pubbliche per i posti di giornalista nell’ufficio stampa della Giunta Regionale.” È quanto si legge in una nota di Rosanna Corradi, Responsabile Dipartimento Mezzogiorno.

“Era una richiesta che avevamo rivolto invano sia al suo predecessore ( nota prot. 4543/Pr-2012) che ai Presidenti delle Giunte Regionali della Sicilia , Rosario Crocetta ( nota prot. 134/ 2014 GE ) e del Lazio, Nicola Zingaretti ( prot. 76(2013).

Non possono esserci scorciatoie alle disposizioni emanate dall’art 97 della Costituzione e recepite fino al dl 70/2012.

Analogo procedimento dovrà essere effettuato dal nuovo Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Calabria, atteso che le disposizioni de qua si applicano per tutti coloro che siano stati assunti al di fuori delle procedure concorsuali .

Come ben riportato dal MEF, - prosegue - la legislazione d’eccezione formulata nelle procedure di stabilizzazione dei componenti del Consiglio Regionale non tiene conto di alcuna disposizione di norma, tantomeno delle leggi 296 /06 e 244/07, peraltro emanate ben dopo gli atti unilaterali di assunzione del personale.

Nessuno può sentirsi offeso personalmente da tali disposizioni, giacché la pubblica amministrazione appartiene a tutti i cittadini in possesso di eguali diritti .

Invitiamo, - chiosa Rosanna Corradi - pertanto, sia la Giunta Regionale che il Consiglio , d’intesa concertativa con la FNSI e con le organizzazioni sindacali, a svolgere selezioni pubbliche a tempo determinato.

Per quanto concerne le leggi pregresse , seppure non impugnate, e i dispositivi ( per difetto della riforma del titolo V non giunti mai alle osservazioni del Governo ) i due organi potranno chiedere al Giudice del Lavoro, ovvero al Giudice Amministrativo, di adire la Corte Costituzionale per l’annullamento delle stesse, in contrasto anche con gli articoli 3 e 28 della Magna Carta ( si vedano sentenze n 28 e 277 2013 della Consulta ) .