Sipario d’argento, domani Il casale dei cipressi

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Sipario d’argento IV Edizione. Domani, Venerdì 19 Dicembre 2014, il secondo appuntamento con la compagnia che si è aggiudicata il premio della III Edizione della kermesse.

Dopo il vernacolo partenopeo, dell’esordio, si passa alla Trinacria, che porterà in scena la passione e i sentimenti forti. Un amore sublime capace di sconfiggere i tormenti e di fare accettare, in silenzio, rinunzie e sofferenze per il bene della persona amata. Il tutto attraverso uno spettacolo leggero e fruibile che trasmette un grande messaggio sull’arte del teatro, inducendo lo spettatore, col sorriso, a meditare sulle sfaccettature dell’animo umano.

L’appuntamento è al Teatro Paolella alle ore 21.00, con la compagnia teatrale “E. Petrolini” di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), che porterà in scena “Il casale dei cipressi”, in gara nella Rassegna-concorso nazionale teatrale, promossa dalla Compagnia Otto&Nove GranTeatro con il Patrocinio dell’Amministrazione comunale – Assessorati Cultura e Turismo.

Nella commedia brillante in due atti, scritta e diretta da Francesco Chianese, etica e morale vengono messe da parte quando incombono le necessita e si è quasi costretti ad atteggiamenti non conformi ai propri principi o alla propria educazione. Tutto ciò che è illecito diventa lecito. Il casale dei cipressi è un'occasione da non perdere: la maestosa villa con alberi secolari degna di un re è contesa dalle sorelle Matilde ed Ermelinda. La commedia, ambientata nei primissimi anni sessanta, non è, però, legata alla sola eredità, al contrario, è densa di passioni e sentimenti forti come l'amore. Un amore sublime capace di sconfiggere i tormenti, di fare accettare, in silenzio, rinunzie e sofferenze per il bene della persona amata. Tutto ciò in un clima comico, ben realizzato dai bravi attori dell'associazione Ettore Petrolini.

Ricordiamo che nella terza Edizione del concorso Sipario d’Argento la compagnia teatrale Ettore Petrolini di Messina, si aggiudicò il primo premio con la commedia “Guai allu pour fattu riccu”.