Soppressione Soprintendenza. Incontro tra Raffa, Campisi e D’Ascola

Reggio Calabria Attualità

Il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, il consigliere provinciale Pier Francesco Campisi e il senatore Nico D’Ascola, si sono incontrati per riflettere sulle iniziative da adottare con riferimento alla soppressione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Province di Reggio Calabria e Vibo Valentia.

Premesse le difficoltà che si frappongono alla soluzione della delicata questione a causa del già emesso decreto di soppressione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, i tre rappresentanti politici intendono ribadire che la decretata soppressione con decorrenza dal 31/12/2014 è contraria alla logica e alle esigenze della futura Città Metropolitana, all’interno della quale il presidio ministeriale appare davvero indispensabile. La soppressione in oggetto determinerebbe la perdita del bagaglio di esperienze maturate nel corso di tanti anni da parte di un ufficio che si è sempre contraddistinto per rigore, nel servizio degli interessi pubblici. L’ufficio di Cosenza che nel caso di mancata modifica del decreto resterebbe l’unico con competenza nell’intero territorio regionale non può certo sopperire, data anche la distanza e la sua posizione non baricentrica rispetto al territorio regionale, alle esigenze che fanno capo ad un ufficio così complesso. Sulla base di queste considerazioni, dato anche il tentativo infruttuoso del Ministro Lanzetta, forti anche della votazione all’unanimità da parte del Consiglio Provinciale di una mozione volta ad ottenere la modifica del già pronunciato provvedimento soppressivo, pur consapevoli delle enormi difficoltà che incontreranno, il Presidente Raffa, il consigliere Campisi e il senatore D’Ascola si sono impegnati, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, affinchè la questione trovi una soluzione più giusta ed equilibrata. La soppressione già determinata dal Ministro Franceschini non definirebbe nessun serio risparmio finanziario, sia perché la Provincia di Reggio Calabria ha già messo a disposizione propri locali quali sede dell’ufficio, sia perché il personale attualmente dipendente, ove questo fosse soppresso, sarebbe messo in mobilità e sarebbe comunque retribuito.