Vigili del fuoco, Catanzaro: celebrazioni in onore di Santa Barbara

Catanzaro Attualità

Nella giornata del 4 dicembre ha avuto luogo la celebrazione della Festività di S. Barbara Patrona del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

La festività, sempre molto importante sotto il profilo dei valori che sono oggetto di celebrazione, è stata vissuta anche quest’anno all’insegna della assoluta sobrietà, così come richiesto dalle attuali condizioni finanziarie che interessano il Paese

Alla cerimonia religiosa che ha avuto luogo alle ore 10.30 presso la Chiesa del Monte dei Morti, in Catanzaro, e che è stata officiata da S.E. Rev.ma Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo di Catanzaro-Squillace, hanno preso parte le massime Autorità Provinciali e Cittadine a partire da S.E. il Prefetto, dr. Raffaele Cannizzaro, dal Questore, il Sindaco di Catanzaro ed il Presidente dell’Amministrazione Provinciale.

Le difficoltà economiche che attanagliano il Paese ed a cui si è fatto cenno, hanno confermato l’esigenza di non prevedere oltre alla importante cerimonia religiosa della mattinata 4 dicembre, ulteriori momenti celebrativi ufficiali.

Pur tuttavia anche quest’anno in tutte le sedi del “Corpo”, il 4 dicembre è vissuto quale una occasione per ricordare, sottolineare e rinvigorire i valori “forti” di senso di appartenenza, di solidarietà, di spirito di corpo, di abnegazione, di senso del dovere, ai quali è riconducibile l’attività istituzionale dei Vigili del Fuoco e sui quali si fonda la organizzazione di alto profilo che fa dei Vigili del Fuoco la primaria struttura operativa nazionale in tema di soccorso tecnico.

In ogni caso la ricorrenza di S. Barbara, anche perché ricade temporalmente al termine dell’anno solare, è stata un’occasione per effettuare un bilancio dell’attività svolta nell’ultimo anno e quindi per fornire un “rendiconto” alla collettività di ciò che è stato l’impegno svolto dai Vigili del Fuoco della provincia.

Sotto il profilo della attività operativa – principale compito istituzionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - negli ultimi 12 mesi risultano effettuati 7219 interventi, sostanzialmente in linea con il carico di lavoro degli ultimi anni.

Circa il 42% degli interventi (3025) è stato effettuato dalla sede centrale di Catanzaro, circa il 23% (1671) dalla sede di Lamezia Terme “Nicastro”, circa il 12% (852) dalla sede di Sellia Marina, oltre il 13% (981) dalla sede di Soverato, circa il 9% (651) dalla sede di Chiaravalle. Ulteriori 39 interventi (circa il 0,50%) sono stati espletati dal distaccamento volontario di Girifalco

La ripartizione per tipologia di detti interventi evidenzia che:

- il 44% circa si sono resi necessari per incendio;

- il 3 % circa si sono resi necessari per incidenti stradali;

- l’11% circa si sono resi necessari per dissesti statici o danni d’acqua;

- l’1% circa si sono resi necessari a causa di falsi allarmi e/o comunque per azioni non più necessarie;

- il 41% circa si sono resi necessari per esigenze varie quali a titolo di esempio: soccorso a persona, taglio di alberi pericolanti, aperture porte, soccorso ad animali.

I dati sopra riportati riflettono un carico di lavoro operativo decisamente rilevante.

Si reputa utile stigmatizzare che il valore “etico” e “morale” proprio di ciascun intervento tecnico di soccorso è sempre di assoluta rilevanza; ogni intervento, infatti, è sempre svolto in completa assonanza con la “missione istituzionale” dei Vigili del Fuoco: far fronte alle esigenze di soccorso tecnico urgente in ogni momento, di ogni giornata dell’anno ed in ogni punto del Paese, con omologhe capacità di risposta e con grande capacità professionale e senza alcuna soluzione di continuità nella erogazione dei servizi.

Per adempiere a tutta l’attività operativa, comunque notevole è stato l’impegno e sotto il profilo delle dotazioni tecniche approntate, e sotto il profilo della formazione del personale e costante addestramento dello stesso, attività formativa ed addestrativa fortemente rilanciata negli ultimi mesi dell’anno.

La qualità della risposta operativa e quindi la capacità di intervenire sempre professionalmente preparati ed in sicurezza, non può prescindere da un costante ed impegnativo lavoro di organizzazione, di pianificazione dell’attività, di formazione e di addestramento.

L’attività formativa ed addestrativa, fondamentale per mantenere elevata la qualità dei servizi e la sicurezza degli operatori nonché per accrescere ulteriormente la qualificazione professionale degli stessi, è certamente stata condizionata dalla limitatezza delle risorse umane nonché delle risorse finanziarie.

Eppure, alcune importanti iniziative formative sono pur state portate a termine. Si citano le due edizioni di corso in Tecniche di Primo Soccorso Sanitario cui hanno complessivamente partecipato 37 unità e l’edizione del corso finalizzato al conseguimento di patente di guida ministeriale di 3^ categoria cui hanno preso parte 13 unità. Si segnala altresì il corso di formazione per vigili del fuoco volontari cui hanno preso parte 18 unità.

Fuori Catanzaro altre 62 unità hanno preso parte quali discenti a corsi promossi dalla Direzione Regionale o dalla Direzione Centrale per la Formazione; 35 unità hanno partecipato a dette iniziative didattiche in qualità di istruttori professionali.

Complessivamente alle attività formative sono state dedicate circa 9500 ore di lavoro.

È un impegno decisamente significativo che, si spera, possa ancor di più intensificarsi in futuro.

Per quanto attiene alla importantissima azione istituzionale di “prevenzione incendi” - fortemente innovata sotto il profilo procedurale in ragione della emanazione del Decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151 - la stessa si è caratterizzata per sostanziale capacità di risposta, sia per quanto attiene agli atti evasi in ragione di specifiche istanze ricevute, che per una azione di controllo mirata a ricondurre entro i canoni di legge le attività esistenti ed in esercizio pur non in regola con quanto previsto dalla vigente legislazione di settore.

Circa 650 sono a tal proposito e nel complesso le istanze “pervenute” anche a fronte della nuova regolamentazione; 36 le iniziative di controllo intraprese a seguito di esposto documentato. Ed ancora 112 le partecipazioni a Commissioni Tecniche, prevalentemente Commissioni di Vigilanza per i Locali di Pubblico Spettacolo e Commissioni Tecniche per le Sostanze Esplodenti.

Circa 150 sono stati i servizi di vigilanza antincendio prevalentemente effettuati nei locali di pubblico spettacolo caratterizzati da maggiore complessità tecnica. Nel complesso sono state dedicate ai servizi di vigilanza antincendio oltre 2400 ore di lavoro.

Anche questo è stato ed è un impegno significativo che ha concorso nella generale attività di “sicurezza” sul territorio.

Tra le attività istituzionali, complementare all’attività di prevenzione incendi è quella di formazione degli addetti antincendio presso le attività lavorative, determinata dalle disposizioni direttamente correlate alla legislazione vertente la sicurezza sui luoghi di lavoro e che ha visto il Comando impegnato nell’organizzazione di 11 corsi ai quali hanno partecipato 155 lavoratori.

Il dato riflette una decisa contrazione e sotto il profilo delle iniziative didattiche effettuate e in termini di unità formate. È evidente che le difficoltà finanziarie che interessano le Aziende e gli Enti pubblici e privati hanno portato quest’ultime a ridurre la domanda di formazione. È un segnale preoccupante perché senza costante attività formativa ed informativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro crescono i rischi a cui i lavoratori sono esposti.

Significativa è stata inoltre l’attività espletata al fine di esaminare ed abilitare i lavoratori “addetti alla sicurezza antincendio” all’uopo incaricati dai rispettivi datori di lavoro. 119 sono le unità abilitate, anch’esse in deciso calo (quasi il 50%) rispetto ai precedenti ultimi due anni.

Sotto il profilo dell’attività divulgativa della “cultura tecnica della sicurezza” si è proseguita nel corso del 2014 quella attività di sensibilizzazione, principalmente dei ragazzi, nei confronti delle tematiche basilari vertenti la prevenzione degli incendi e degli incidenti in ambito domestico e scolastico. Quanto sopra grazie alla fondamentale ed insostituibile attività svolta dall’Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco del Corpo nazionale, presieduta in Catanzaro dall’ing. Domenico Attisani, già Comandante Provinciale di Catanzaro e, poi, Ispettore Regionale dei Vigili del Fuoco per la Calabria.

Le informazioni sin qui riportate qualificano l’importanza del lavoro portato a termine.

Si tratta di un lavoro tecnicamente complesso, molto impegnativo, concreto, che si ritiene giusto sottolineare, in tale occasione, con lo stile ed il costume che contraddistingue l’operato dei Vigili del Fuoco: sobrietà ed incisività nella propria azione, efficacia ed efficienza nell’estrinsecazione della propria “mission”, tanta vicinanza alla collettività attraverso un lavoro continuo e faticoso. In breve: la cultura del fare concreto.

Tale operato è avvenuto pur in una condizione interessata da talune criticità che si sono appalesate anche quest’anno e che, a dire il vero, interessano da tempo il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e quindi anche questo Comando: la contrazione delle risorse, e in termini degli organici “di fatto” disponibili per le attività di soccorso, e in termini di disponibilità finanziarie.

Si intuisce facilmente che tali fattori hanno complicato alquanto l’espletamento della regolare attività istituzionale che, se non ha risentito significativamente della limitatezza delle risorse sotto il profilo dei servizi resi al territorio, è stato grazie anche alla apprezzabile ed apprezzata disponibilità offerta dal personale del Comando unito ad elevata competenza, senso di responsabilità e valori umani non comuni.

Il Comando di Catanzaro, alla data odierna, registra circa il 9% di carenze di unità operative (circa 30 unità) dato che sale al 14% se si tiene conto delle unità effettivamente impiegabili pienamente in attività operativa. Tale deficit è del 75% per quanto attiene i funzionari tecnici direttivi e di oltre il 50% con riferimento alla pianta organica generale dei funzionari tecnici. I numeri, pur nella loro asetticità aritmetica, fotografano in maniera chiarissima una condizione di seria preoccupazione.

Anche per questo è ancora più apprezzata ed è elemento di forte orgoglio, la riconoscenza e l’apprezzamento che la cittadinanza manifesta costantemente ai Vigili del Fuoco.