Rende: “Ciao, Caterina” di Tiziana Iaquinta spunto per convegno socio-pedagogico

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La locandina

Si svolgeranno presso la Chiesa Sant’Antonio a Commenda di Rende domani giovedì 27 e venerdì 28 novembre gli incontri pedagogici rivolti agli operatori sociali, agli psicologi ed agli ospiti delle strutture di accoglienza organizzati nell’ambito dell’accordo siglato tra l’Associazione Alt Art e la Fondazione Calabria Etica per il progetto “Ciao, Caterina”.

Tratto dall’omonimo romanzo dal titolo Ciao Caterina. Lettera sulla soglia di Tiziana Iaquinta, ricercatrice di Pedagogia generale e sociale all’Università degli Studi Magna Grecia di Catanzaro, il testo pone al centro della narrazione, e quindi della riflessione, il tema della perdita da declinare in tutte le sue forme e ancora oggi non sufficientemente indagato dal punto di vista pedagogico-educativo.

Edito da Armando (2011) e da Pellegrini (2014), il testo “Ciao, Caterina. Lettera sulla soglia è la trasposizione letteraria di un’esperienza vera e personale dell’autrice che, attraverso il proprio vissuto, offre agli educatori, genitori e insegnanti, e a chiunque assista allo spettacolo, l’occasione di riflettere su tematiche delicate, complesse e quindi affrontate con disagio, ma necessarie al processo formativo dell’individuo.

Il lavoro, riadattato in opera teatrale dall’attore toscano Marco Paoli, con la collaborazione delle calabresi Francesca Marchese e Vera Macchione, si sviluppa sulla triplice dimensione scrittura, parola e musica ottenendo al debutto, per la sua completezza di linguaggio e per il suo intento pedagogico, il patrocinio della Presidenza del Consiglio della Regione Calabria.

Il tema della perdita è infatti da intendersi come crescita del soggetto che, avanzando lungo le età della vita, si lascia dietro sempre qualcosa. Un amico, un amore, un insegnante, un luogo, un anno scolastico, un ciclo di studi. Il progetto, infatti, non scava in dolori impossibili da trattare, visto il contesto di riferimento, ma in modo generale e delicato porta a riflettere su piccoli aspetti della vita di ognuno in cui assaporiamo, un po’ amaro, il distacco da qualcosa e da qualcuno.

La riflessione offerta è dunque centrata sul progetto di vita che ogni soggetto ha come unico e irripetibile, in quando fondato sulla sua personale unicità e irripetibilità e sull’importanza e il modo di portarlo avanti con gioia e convinzione nonostante tutte le battute di arresto e le traversie della vita.