Presidi medici in farmacia: intervista a Defilippo, presidente di Federfarma

Catanzaro Salute
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Sono tante (138), diffuse sul territorio della provincia di Catanzaro; hanno orari di apertura flessibili e sono in media più vicine, più facilmente accessibili e con tempi d’attesa più brevi rispetto a ospedali, guardie mediche e studi specialisti. Sono le farmacie, l’ultimo avamposto della salute. Per tanti, anziani, badanti, ed extracomunitari - il primo e il più diretto contatto con l’universo della medicina. Un presidio gratuito e dietro l’angolo destinato, con l’entrata in vigore del decreto legislativo 3 ottobre 2009, n. 153 sui nuovi servizi socio-sanitari, a rafforzare ancora il suo ruolo di apripista.

Di seguito l’intervista al presidente di Federfarma Catanzaro, Vincenzo Defilippo sui nuovi progetti di Federfarma Catanzaro.

Domanda | Qual è la situazione delle farmacie nella provincia di Catanzaro? Cosa sta facendo Federfarma? E i progetti futuri? (ad esempio: nuovi servizi, accordi, miglioramento dei servizi esistenti, ecc)

RISPOSTA | Le risposte alle due domande sono intimamente connesse. Le farmacie del catanzarese - penso che la questione è nota - hanno vissuto un periodo, purtroppo tutt'altro che breve, piuttosto travagliato. Sino ai giorni che hanno preceduto l'estate avevamo grossi problemi e grandi preoccupazioni a livello locale, nazionale e, addirittura, comunitario.

Sul fronte comunitario era stata posta in discussione la esclusività della dispensazione del farmaco etico, vale a dire quello soggetto all'obbligo di ricetta medica, in farmacia, sostenendo che non c'è una valida ragione per mantenere questo sistema. Analoghe eccezioni erano state sollevate davanti alla Corte Costituzionale. Dunque, in Europa e in Italia era stata contestata la legittimità del sistema-farmacia per come è conosciuto - e mi permetto di aggiungere - universalmente apprezzato.

Bene, la Corte di Giustizia ha individuato ben più di un motivo che giustifica pienamente le norme nazionali, affermando a chiare lettere che la scelta del Legislatore italiano di affidare alle sole farmacie la dispensazione dell'etico è imprescindibilmente legata alla volontà di poter assicurare alla cittadinanza un'assistenza farmaceutica capillare e continuativa, 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno. Sul medesimo solco si è immediatamente dopo inserita anche la Corte Costituzionale, avvalorando, se possibile, ancor più le argomentazioni dei Giudici di Lussemburgo.

Come farmacisti e come cittadini non avevamo dubbi sulla bontà del nostro sistema, ma può ben immaginare che in attesa delle sentenze le preoccupazioni c'erano e come, dal momento che - mi preme ribadire - sarebbero state decisioni che avrebbero sicuramente inciso in modo determinante sul futuro della farmacia italiana. Le sentenze pienamente favorevoli, sia in Europa che in Italia, hanno contribuito decisamente a tranquillizzare, almeno su questo fronte, i farmacisti.

Nel frattempo, a livello provinciale abbiamo visto finalmente rasserenarsi i rapporti con i nostri principali interlocutori, vale a dire i responsabili della ASP di Catanzaro. Come dicevo in esordio, abbiamo, purtroppo, avuto per lunghi mesi difficoltà a trovare con la ASP quel clima necessario per lavorare al meglio delle nostre potenzialità. I punti controversi erano molteplici, non solo economici, anche se questi ultimi, comprensibilmente, rivestivano l'importanza maggiore.

Ebbene, come dirigenti sindacali non ci siamo mai arresi nè, tanto meno, persi d'animo, difendendo sempre con fermezza le ragioni delle farmacie, sempre, ovviamente, nel dovuto massimo rispetto di quelle degli Amministratori pubblici. La perseveranza e il convincimento della bontà delle nostre tesi ci hanno alla fine ricompensato. Oggi possiamo ben dire di avere stabilito con la nostra ASP un clima ben diverso da quello in cui ci trovavamo pochi mesi indietro.

Ed in questo nuovo clima possiamo e vogliamo riprendere con la ASP un discorso di reciproca collaborazione per avviare nuove iniziative sul nostro territorio e sfruttare in tal modo tutte le enormi potenzialità insite nel sistema farmacia. Mi riferisco, in generale, a ogni servizio che possa agevolare il cittadino-utente nell'avvalersi dell'assistenza offerta dal Servizio sanitario nazionale.

D | Sembra incredibile, ma molto più spesso di quanto si pensi sono proprio le difficoltà più banali, quale, ad esempio, la lontananza delle strutture pubbliche e degli uffici, le code agli sportelli, la burocrazia, a impedire all'assistito di curarsi come potrebbe e dovrebbe.

R | In quest'ottica, ad esempio, riterremmo molto importante poter offrire ai cittadini del catanzarese un servizio di prenotazione delle prestazioni ambulatoriali rese dalle strutture pubbliche, consentendo così a chiunque di recarsi dal proprio farmacista di fiducia per potersi prenotare una visita specialistica o l'effettuazione delle analisi. Iniziativa già qualche anno fa offerta ai cittadini catanzaresi in maniera del tutto gratuita, ma che , ahimè, fu interrotta per mancanza, allora, di interlocutori.

Tutto ciò, comunque non ci ha scoraggiato. Basti pensare che solo nell’ultimo anno è stato attivato il servizio di consegna a domicilio del farmaco, “Pronto farmaco a domicilio”, nelle città di Catanzaro, Lamezia, Chiaravalle e Girifalco e che si estenderà a breve nell’intera provincia. A questo si è aggiunta la campagna di Prevenzione per il corretto uso dei farmaci sintomatici nelle cefalee. Affidare alla farmacia i pazienti cronici in politerapia del proprio territorio di riferimento, attraverso un meccanismo di “presa in carico”, consentirebbe al farmacista di registrare, meglio su un supporto informatico (quale il fascicolo sanitario elettronico, che dovrà contenere una sezione apposita per i farmaci, chiamata dossier farmaceutico), i medicinali via via assunti, verificare in base ai consumi il rispetto delle terapie, contattare il medico in caso verifichi casi di mancata assunzione o di errore.

A queste potrebbero seguire altre iniziative altrettanto utili ed importanti, sicuramente apprezzate dalla cittadinanza, così come, d'altra parte, prevede la recente legislazione sulla farmacia dei servizi. Ed è proprio questo l'obiettivo che Federfarma si pone: fare in modo che il farmacista in farmacia possa rafforzare sempre più il proprio ruolo sociale e sanitario, non solo quale professionista sanitario a cui, prima di tutti, il cittadino si rivolge per avere una risposta alle proprie esigenze sanitarie, ma altresì quale presidi del servizio sanitario nazionale più vicino al cittadino.