Cosenza, convegno: “La sanità nel futuro, telecardiologia e teleradiologia”

Cosenza Salute

Il Ministro della Salute, on. Beatrice Lorenzin, nella tappa cosentina del suo viaggio nel pianeta sanità calabrese, dopo Reggio Calabria e Catanzaro, ha trovato proprio nella città dei Bruzi la prova di una sanità di qualità con l’attuazione del progetto di Telemedicina, attraverso la sperimentazione dei programmi di Telecardiologia e Teleradiologia, messa in opera per prima in Calabria e tra le prime in Italia dall’Azienda Sanitaria di Cosenza, guidata dal direttore generale, Gianfranco Scarpelli.

Di questo si è parlato nel corso dell’incontro promosso dalla Scuola di Formazione Continua Universitaria in Sanità (Focus), presso la sede dell’Ordine dei Medici di Cosenza, supportata dalla collaborazione del Centro Sanitario dell’Università della Calabria, dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria” e dal coordinamento delle Associazioni “Cuore Calabria”.

Un evento in cui il Direttore Generale dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, ha avuto l’opportunità di fare il punto sul suo mandato che sta per scadere in cui si sono registrati diversi miglioramenti dei servizi sanitari, pur di fronte a tagli e vincoli imposti dal piano di stabilità e dalle varie leggi finanziarie che hanno dettato norme e comportamenti ristrettivi soprattutto in materia di gestione e disponibilità degli organici; ma che non hanno impedito di avviare e realizzare progetti basati sulle alte tecnologie come la Telemedicina che contribuirà a realizzare da subito nel cosentino un’assistenza ed un servizio sanitario di qualità che porterà ad una riduzione dei costi per essere reinvestiti in servizi e ricerca. Un merito che non può essere nascosto anche per la capacità di avere inciso sulla gestione del bilancio dell’Azienda sanitaria che di fronte ad un deficit di circa 117 miliardi, trovato all’atto dell’insediamento, si è arrivati a chiusura dell’anno in corso ad un pareggio del bilancio in questione.

Da parte sua il Presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza, Eugenio Corcioni, non ha trascurato di sottolineare l’importanza del rapporto medico – paziente, la problematica legata alla soluzione del superamento del precariato ospedaliero, per finire con la richiesta di realizzazione di un nuovo ospedale nella città di Cosenza.

In questo ambito non poteva mancare un intervento legato alla problematica della formazione del personale medico, come della ricerca, e questo è avvenuto con l’intervento del prof. Sebastiano Andò, direttore del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione dell’Università della Calabria, che ha ricordato l’ottimo rapporto sviluppatosi tra il Centro Sanitario dell’Università della Calabria e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, materializzatosi con l’istituzione della Scuola di Formazione Continua Universitaria in Sanità, strumento necessario alla formazione e aggiornamento delle nuove professionalità mediche necessarie per la gestione della Telemedicina che inizia con la Telecardiologia e la Teleradiologia.

La Telemedicina costituirà l’elemento centrale della futura medicina territoriale e potrà diventare efficace strumento di prevenzione e di pre-allarme per molte patologie considerate a rischio. Ne hanno parlato in particolare i dottori: William Auteri (direttore generale f.f. AO Cosenza), Giovanni Bisignani (direttore U.O. Cardiologia e UTIC P.O. di Castrovillari), Stefano Giusti (direttore U.O. Radiologia P.O. Rossano). Dai loro interventi abbiamo appreso che il progetto sarà operativo a partire dal prossimo mese di dicembre e che coinvolge in rete l’Azienda Ospedaliera di Cosenza e le Unità Ospedaliere di Castrovillari, Rossano, Paola, Belvedere. Sarà l’occasione di definire e attuare una nuova cultura sanitaria diffusa sul territorio ove entrano in gioco comportamenti efficaci, efficienti, nonché di maggiore interazione tra i vari attori del settore.

In sostanza con tali progetti si passa dalla cartella clinica sanitaria digitale al fascicolo sanitario elettronico e questo rappresenta uno strumento eccezionale per effettuare una diagnosi tempestiva, una buona gestione dell’emergenza con al centro il paziente.

E’ stata una buona occasione per parlare dello sblocco del turn over in campo sanitario per superare la precarietà e questo lo ha fatto per prima il sen. Antonio Gentile nel suo intervento in cui ha auspicato per la Calabria una sanità di primo piano; mentre il Ministro Beatrice Lorenzin ha confermato che mercoledì il tavolo tecnico costituito presso il Ministero risolverà il problema. Un intervento basato nel dare una serie di informazioni sul progetto di riforma del settore sanitario nazionale in cui le Regioni dovranno rispettare ed adeguare in linea al raggiungimento degli obiettivi di qualità e di bilancio. Un progetto di riforma sanitaria che guarda con particolare attenzione al riconoscimento del merito per l’individuazione, attraverso concorsi nazionali, dei direttori generali, così dei primari. La sanità deve essere in mano dei cittadini e non della politica; mentre la buona sanità si può praticare anche in Calabria con l’aiuto e la collaborazione di tutti.

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