Incontro con l’economista universitario Vasapollo

Conferenza
  • Data
  • Luogo
    sala del comune, Catanzaro

Interessante dibattito con il professore universitario Luciano Vasapollo, se è possibile un’alternativa al sistema capitalistico EU, anche alla luce degli ultimi avvenimenti mondiali quali si è passati dalla globalizzazione ai dazi del governo americano.

Da un mondo dominato dal potere economico e militare americano e dal dollaro alla costruzione dell’Europa con l’euro, una Europa solo per contrastare l’espansione economica degli altri paese e non per i cittadini sovrani, una Europa che si sviluppa e nasce con i governi di centro sinistra compatibili con le politiche dell’Europa.

Una Europa dove i paesi più deboli economicamente - da qua il titolo del libro che verrà presentato PIGS - Portogallo Italia Grecia Spagna - sono fagocitati da quelli più stabili, come esempio basta analizzare cosa è successo alla Grecia, dopo la rivolta del popolo affamato dai diktat europei in particolare Francia e Germania che gli hanno fatto rifare la finanziaria, nuove elezioni ed imposto ulteriori sacrifici.

Giovedì ne parleremo con il professore Vasapollo docente all’università la sapienza di Roma, su quale alternative oltre a quelle economiche si possono realizzare in questa Europa unita!! Si parlerà se oggi è pensabile una fuori uscire dall’Europa di un solo paese della comunità e a quali rischi il popolo andrebbe incontro!

Argomenti che la USB, ha sempre sostenuto con la sua conflittualità, prima in perfetta solitudine nel panorama sindacale e poi il blocco sociale di opposizione che si è andato costituendo nel paese quando le risorse economiche servivano ai mercati finanziari e non per le manutenzioni del paese: strade, scuole ospedali.

Peggio ancora quando con la modifica dell’art. 81 della costituzione l’Italia ha deciso per il pareggio di bilancio – in termini spiccioli ogni anno dobbiamo restituire all’Europa 50 miliardi di €!

Questo all’insegna di ulteriore precarietà, privatizzazioni, rinvio dei contratti di lavoro e soprattutto con una riduzione dell'assegno pensionistico da erogare. Tutto questo in linea con le raccomandazioni della Commissione UE, FMI, tutte argomentazioni che confliggono con gli interessi dei cittadini.

Questo modello Europeo è riformabile? oppure è uno strumento dei poteri forti della BCE o dei mercati finanziari?